TORINO - Il principe dei bomber di Italia '90, Salvatore Schillaci detto Totò, intervistato da Sky Sport ha ricordato il torneo che vide gli azzurri arrivare terzi, fermati dall'Argentina in semifinale: "Quel Mondiale è stato un evento straordinario. Vestire la maglia della Nazionale è il sogno di tutti i giocatori e, dopo 30 anni, registro ancora grande affetto nei miei confronti. Abbiamo fatto un grande torneo, senza mai perdere, l'unico rammarico è non aver vinto la Coppa. Ma il nostro era uno squadrone, e pensare che io l'anno prima ero in Serie B... Se era prevedibile che diventassi capocannoniere della competizione con 6 gol? Non lo so, ma bisognava crederci. Senza Vicini e i compagni non avrei fatto nulla".

L'ex attaccante della Juventus commenta poi l'esordio nella manifestazione contro l'Austria: "Temevo di sbagliare, ma alla fine sono entrato in campo concentrato cercando di sfruttare l'occasione concessami dal ct. Ci volle anche fortuna: Vialli fece un cross spettacolare, mi sono trovato in mezzo a due torri, ma era destino che la palla dovesse finire sulla mia testa ed ho segnato. Dopo il gol ero felice e contento, ma il giorno successivo lo avevo già dimenticato: per me era sempre una scommessa ed è stato fondamentale rimanere con i piedi per terra". Chiamato a trovare un giocatore della Juve di adesso nel quale si rivede, Schillaci risponde: "Adesso si gioca in maniera diversa, gli attaccanti aiutano anche tanto anche in difesa. A me piace molto Dybala. E' cresciuto moltissimo, lo conosco dai tempi di Palermo. Un po' mi somiglia, un po'...".