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Pirlo: "Guardiola il mio modello. Ronaldo? Simbolo del calcio mondiale"

"CR7 a 35 anni ha la passione di un ragazzino, è un esempio per tutti. I senatori sanno che vuol dire giocare nella Juve e mi aiuteranno nel corso della stagione. La Champions? Ogni partita va affrontata al massimo", le parole del tecnico bianconero

TORINO - "Ho avuto la fortuna di avere grandi allenatori. Da Lucescu, che è stato uno dei primi a Brescia, un maestro, a Lippi, Ancelotti, Conte, allo stesso Allegri. Ho avuto la fortuna di avere dei top mondiali e sono contento di aver lavorato con loro, cercherò di prendere qualcosa da ognuno". Andrea Pirloda circa due mesi alla guida della Juventus, si racconta ai microfoni della Uefa: "Negli anni in cui sono stato fermo ho iniziato a studiare, ho visto che questa era una passione che cresceva giorno dopo giorno. È stato automatico il passo di diventare allenatore".

Pirlo: "Un modello? Guardiola"

"Guardiola? Un esempio per tutti. Dimostra e ha dimostrato di essere uno dei migliori sin da quando ha iniziato nelle giovanili del Barcellona per poi andare in prima squadra. Per un allenatore giovane che inizia ad allenare e ha voglia di proporre un calcio propositivo credo sia il modello da seguire, poi ognuno ha le sue idee e vanno portate avanti. Ma lui è un modello".

Pirlo: "I senatori mi aiuteranno"

Sugli ex compagni, oggi senatori della Juve: "Bella sensazione. Li ho trovati molto disponibili, forse per loro non è stato facile all'inizio vedermi come allenatore, ma nel giro di pochissime ore hanno capito quale fosse il mio ruolo rispetto a quello che mi vedevano prima, è stato subito facile cambiare questo atteggiamento. Mi possono aiutare molto perché sanno cosa vuol dire giocare alla Juve, cosa vuol dire vincere e anche aver lavorato con me negli anni in cui abbiamo giocato insieme. Sanno lo spirito che voglio portare a questa squadra, saranno di grande aiuto nella stagione".

Pirlo: "Che stress in panchina!"

"Più stress in campo o in panchina? Sicuramente in panchina, perché sul campo comandavo io, ero io a decidere cosa fare con la palla, qua posso dirigere ma sono gli altri che interpretano il ruolo e giocano le partite, quindi è un po' più difficile. Quando giocavo avevo un certo tipo di gioco che permetteva di dare certe situazioni e decidere certe situazioni in campo, adesso lo devo fare da solo fuori dal rettangolo verde".

Pirlo: "Cristiano Ronaldo è un esempio"

"Rivoluzione Juve? Sono dei giocatori giovani e di grande qualità, che hanno grosse prospettive di miglioramento. Quando finisce un ciclo di certi giocatori è giusto ripartire con gente giovane. Noi fortunatamente siamo riusciti ad acquistare questi ragazzi e con il tempo speriamo possano crescere e diventare grandi campioni come quelli di qualche anno fa". Su Cristiano Ronaldo: "Sono molto contento di avere il simbolo del calcio mondiale. Averlo tutti i giorni a disposizione, vederlo allenare e poi giocare fa enormemente piacere a me e a tutta la squadra. uno che lavora a 35 anni come un ragazzino e ha ancora la stessa passione tutti i giorni per giocare a calcio è un esempio per tutti".

Pirlo: "Champions? Serve fortuna"

"Quando giochi in Champions le squadre sono tutte forti, non esiste più la squadra materasso. Quindi bisognerà cercare di affrontarle tutte le squadre con la massima attenzione e con il massimo entusiasmo, perché non puoi sbagliare. E’ molto dura e dipende molto dai momenti, soprattutto dopo la sosta invernale. Il periodo più difficile è sempre stato quello di marzo quando le squadre non hanno ancora trovato il ritmo dopo la preparazione, mentre altre sono già più rodate. Quello è il periodo più difficile. Lì devi essere anche un po’ fortunato e avere un sorteggio più abbordabile. Se ti trovi con la squadra non al meglio rischi di perdere tutta la stagione. Il mio calcio? L’obiettivo è quello di proporre sempre un calcio offensivo, di avere padronanza del gioco e andare in ogni stadio imporre il nostro gioco. Questo è l'obiettivo, che si giochi al Bernabeu o in un altro stadio è lo stesso, per noi non deve cambiare niente".

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