Ha portato Dybala in Italia nel 2012 e adesso, a distanza di qualche anno, gli dà anche qualche consiglio sul futuro. Maurizio Zamparini ha raccontato lo scambio di messaggi con l’attaccante della Juve, ancora in bilico sul rinnovo di contratto: "Gli voglio molto bene. È un campione, un fuoriclasse. Mi ha fatto un grande piacere vederlo segnare contro il Napoli, soffrivo per lui - ha detto a Radio Sportiva - Gli mando i messaggi dicendogli di andare via dalla Juventus, deve essere il nucleo della squadra ed essere un costruttore di gioco, libero per il campo. Da quando c'è Ronaldo non è più il Dybala che conosciamo, non possono coesistere perché entrambi sono il calcio. Paulo vale Barcellona e Real Madrid, poi, non ha avuto affetto e stima della società”.
Pirlo e il futuro di Dybala: "Spero resti alla Juve"
Zamparini e l'addio di Marotta alla Juve
"Ho addestrato Marotta al Venezia - ha poi ricordato Zamparini - Finché ci sarà il duo con Conte vincerà l'Inter, magari non con un bellissimo calcio ma vincerà. La Juventus ha pensato di fare a meno di Marotta, ma lui è uno come Dybala o Ronaldo, una persona seria e conosce il calcio”.
Zamparini: "Sono molto amico di Gattuso"
"Sono molto amico di Gattuso e lo stimo come uomo e allenatore. Il suo futuro? Non saprei consigliarlo. Il Napoli ha un grande presidente, io spero sempre che rimanga. I tanti allenatori che ho esonerato? Mi sono pentito di tanti, forse tutti. Da Zaccheroni a Spalletti a Gasperini, poi li richiamavo. De Zerbi? Era presuntuoso e inesperto, ma è bravo e avrei dovuto aspettarlo, amo il suo calcio”.
Zamparini: "La domenica non ero più io"
"Sono stato nel mondo del calcio per 32 anni. Mi manca molto l'emozione delle partite, ma c'è anche tanta tensione e sono contento di averla persa. La domenica non ero più io, il fisico ne risentiva. Il calcio non è un investimento, è passione e ha funzione sociale, per gioia e spettacolo che dai alla gente. Il tuo stipendio non è in soldi ma in visibilità, siamo un po' primedonne".