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Pirlo: "Mi vedo alla Juve al 100%, parlerò con il club"

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Il tecnico dopo il 4-1 sul campo del Bologna: "Con la Coppa Italia e la qualificazione in Champions abbiamo raggiunto due obiettivi importanti. Mi è servito tempo per migliorare e crescere"

BOLOGNA - Una rivincita conquistata in quattro giorni da Andrea Pirlo, che dopo la Coppa Italia conquistata mercoledì scorso nella finale contro l'Atalanta nell'ultima giornata di campionato è andata a vincere 4-1 sul campo del Bologna, beffando così il Napoli in volata e conquistando il quarto e ultimo posto utile per la qualificazione in Champions League. "In questi giorni ho pensato solo a finire bene il lavoro iniziato in estate - dice il tecnico juventino dopo la gara del Dall'Ara -, vincendo Coppa Italia e conquistando un obiettivo importante come la Champions. Sono sempre stato tranquillo e ora lasciamo la parola a chi dovrà fare le scelte. Il mio futuro? Lo vedo al 100% nella Juve ma non sono io a decidere. Ora godiamoci questa vittoria e la qualificazione, poi avremo tempo per parlarne con la società".

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La Juve che verrà

Eppure Pirlo già pensa alla Juve che verrà: "Mi immagino una squadra più forte - dice ancora l'ex campione del mondo - e consapevole delle proprie capacità, come ad esempio il Rabiot dell'ultimo mese che ha lasciato per strada le incertezze e dimostrato di essere un centrocampista di livello mondiale, per qualità fisiche e tecniche". E poi c'è Dybala, quest'anno mancato tantissimo: "Uno come lui cambia il livello di ogni squadra e noi non lo abbiamo praticamente mai avuto, prima per i postumi dell'infortunio dell'anno scorso e poi per un'infezione e un problema al ginocchio. Si era allenato poco aveva bisogno di acquisire minutaggio ma ha dimostrato le sue qualità nelle gare giocate e anche oggi".  

Percorso di crescita

Una risposta poi sull'esclusione di Cristiano Ronaldo dai titolari: "È stata una scelta condivisa - spiega Pirlo -, perché era stanco per le fatiche di Coppa Italia e comunque ha giocato un certo Morata, non l'ultimo arrivato". E anche senza CR7 del resto la Juve ha chiuso alla grande un finale di stagione in cui ha mostrato di aver raggiunto il giusto equilibrio: "Questa era la mia prima esperienza e non era facile, ho avuto bisogno di un po' di tempo per trasmettere al gruppo i principi che volevo. Qui ci sono tanti campioni che mi hanno aiutato e li ringrazio, conoscendoli meglio sono riuscito poi a metterli nelle condizioni di esprimersi al meglio. Quest'anno - conclude il tecnico - è successo di tutto ed è stato complicato, ma sento di essere migliorato e cresciuto".

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