La prima cosa che ha fatto il ragazzo di Wembley è stata la più naturale: chiamare la mamma. Tra le migliaia di istantanee del trionfo azzurro c’è quella di Federico Chiesa che con il cellulare in mano in mezzo al campo prova a telefonare a casa per festeggiare la vittoria. Non è l’unico con il telefonino in mano, ma è diventato virale il suo labiale in cui, con un comando vocale, prova a far partire la telefonata. Gioia allo stato puro. E lacrime di gioia. Il ragazzo di Wembley è diventato grande proprio nello stadio mitico in cui tutti sognano di vincere e lo ha fatto molto in fretta, prendendosi il palcoscenico alla sua maniera. Con le volate ad altissima velocità, che fosse a destra o a sinistra non faceva differenza. Con i dribbling, ben 24 nel torneo, ammontare che lo ha portato nella Top 5 della specialità. E, naturalmente, con i gol. (...) Un Paese intero fa festa e pure alla Continassa si stappa lo champagne. Perchè Chiesa è stato il colpaccio dello scorso mercato. Perchè adesso alzi la mano chi ritiene troppo alto l’investimento di 60 milioni compiuto dal club bianconero, tra prestito oneroso, riscatto e bonus. (...)

La Juve dice no a tutti

Ora Chiesa vale molto di più, dagli 80 milioni in su. Vette da capogiro, come quelle raggiunte a Wembley e che aprono la porta al futuro. Che sarà naturalmente a tinte bianconere. Ci sarà Chiesa al centro della Juve del futuro, senza ombra di dubbio. E non ci sono sirene o lusinghe di potenziali pretendenti che tengano. Il Bayern Monaco ha puntato il mirino, niente da fare. A proposito di telefonate: se dalla Germania partisse una telefonata in direzione Continassa, suonerebbe a vuoto. Se la chiamata dovesse giungere sul cellulare di Fede, sarebbe occupato. Sta provando a chiamare la mamma…

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