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Allegri eguaglia Capello: "A fine febbraio vorrei avere lo stesso distacco"

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Il tecnico bianconero raggiunge l'ex allenatore della Roma, tra le altre, per numero di vittorie da allenatore in A (252, spareggi esclusi), ma con oltre 40 panchine in meno. Ecco le dichiarazioni di Max dopo il 2-0 al Cagliari di Mazzarri

TORINO - Un colpo di testa di Moise Kean e un gran sinistro di Federico Bernardeschi, tornato al gol dopo 513 giorni, regolano il Cagliari e regalano tre punti importantissimi alla Juve di Massimiliano Allegri. I bianconeri vedono ora il quarto posto, lontano "solo" quattro punti. Un successo che conferma i segnali di crescita delle ultime settimane e che permette al tecnico della Vecchia Signora di eguagliare Fabio Capello per numero di vittorie da allenatore in Serie A (252, spareggi esclusi), ma con oltre 40 panchine in meno. Da quando allena nella massima serie (2008/09) ha vinto almeno 60 partite in più rispetto a qualsiasi altro allenatore. "È una bella soddisfazione - commenta -, speriamo di farne tante altre. Dipende dai giocatori, se me le regalano. Io posso pensare solo a fare meno danni possibile". Tornando alla stretta attualità e dunque al 2-0 contro i sardi, Allegri spiega: "Alvaro con la squadra chiusa era nervoso e faceva più fatica a gestire la palla e non si muoveva. Ho preferito mettere Kean, che è stato bravo nel gol. Morata ha tratto giovamento dalla nuova posizione, così come tutta la squadra, trovando più campo a disposizione".

Allegri chiede più gol ai centrocampisti

"Arthur non ha grandi gol - prosegue l'allenatore della Juve -, Locatelli ne ha qualcuno in più e credo ne abbia fatti tre. Devono segnare McKennie e Rabiot. Adrien tende ad abbassarsi troppo, nel primo tempo non ha avuto una buona lettura e su questo bisogna lavorarci tantissimo. Ai ragazzi ho chiesto di tirare molto da fuori, Bernardeschi lo ha fatto due o tre volte. Bisogna sicuramente trovare i gol dai centrocampisti e dalle palle inattive, c’è da lavorare molto di più".

Juve, Allegri sulla lotta Champions

Sulla lotta Champions Allegri sembra avere le idee abbastanza chiare: "È divertente parlarne ora. Nelle ultime gare abbiamo fatto bene. Gennaio mese importante, io vorrei arrivare a fine febbraio con questo distacco per lottare per i primi quattro posti. Eliminati gli scontri diretti se la giocheranno tra di loro e il calendario potrebbe diventare più semplice. Difficile però vincerli tutti, fino ad ora abbiamo rimediato 11 punti, perdendo con Napoli e Atalanta. Ci mancano i punti con le altre partite, ma direi che bisogna lavorarci sopra. L’obiettivo è quello di uscire da gennaio e febbraio nel migliore dei modi". Allegri, poi, dribbla ogni commento circa le dichiarazioni di Arrivabene nel prepartita ("alcuni giocatori sono più legati ai procuratori che alla maglia"): "De Ligt sta crescendo molto, ha fatto una partita ottima sul piano caratteriale. Bonucci sta trasmettendo i valori della Juventus. Dybala lo aspettiamo, è un calciatore importante che deve fare gol. L'importante è che tutti stiano bene a fine dicembre, quando ci ritroveremo. Infatti stasera non ho voluto rischiare né lui né Chiesa che stavano meglio".

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