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Capello: "Alla Juve manca convinzione. Allegri aveva capito tutto in anticipo"

Getty Images

L'ex allenatore, intervenuto a 'Sky Sport 24', è tornato ad analizzare la profonda crisi dei bianconeri e il difficile momento attraversato da Max Allegri

Intervenuto in collegamento con 'Sky Sport 24', Fabio Capello è tornato a parlare della crisi della Juventus, deflagrata dopo la sconfitta in Champions League contro il Benfica, secondo ko in due partite dei bianconeri nel girone della massima competizione continentale.

Capello e il crollo della Juve: "Inspiegabile"

L'ex allenatore della Juve, che già non era stato tenero con la squadra e con Allegri nei commenti a caldo subito dopo la gara contro i portoghesi, ha allargato l'analisi al rendimento delle quattro formazioni, Juventus, Lazio, Napoli e Roma, che, nella scorsa stagione, hanno riportato in panchina altrettanti tecnici illustri reduci da periodi più o meno lunghi di assenza: "Sarri, Spalletti, Allegri e Mourinho sono i quattro allenatori importanti che hanno preso di nuovo in mano una squadra nella scorsa stagione. Nel primo anno hanno dovuto capire dove erano arrivati e come costruire la squadra, quest'anno saranno giudicati. Il Napoli sta facendo benissimo in Champions e in campionato, la mano di Sarri si sta vedendo nella Lazio, Mourinho ha vinto una coppa. Chi sta mancando completamente è Allegri. Non so cosa succeda dopo 30 minuti. Non ci può essere un calo del genere e non può essere fisico. È un calo di testa, di sicurezza, di convinzione".

Capello giustifica Allegri: "Ora mi spiego le sue richieste sul mercato"

Capello ha però poi provato a spezzare una lancia a favore di Allegri, individuando poi una tenue luce di speranza nel buon approccio della Juve alla gara contro il Benfica: “Volendo dare una giustificazione probabilmente Allegri aveva capito tutto in anticipo e per questo voleva un certo tipo di squadra. Gli sono mancati i muri portanti, i giocatori sui quali aveva costruito tutto il gioco, fortunatamente gli è arrivato Milik in soccorso a fine percato. Però devo dire che contro il Benfica per la prima volta ho visto una Juve vera per 30 minuti".

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