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Juve, grazie Serbia! Vlahovic e Kostic sono rinati. Ora tocca ad Allegri (e non può sbagliare)

EPA

Dusan non segnava su azione da Ferragosto e in campionato aveva realizzato l'ultima rete, su punizione, il 31 agosto. A Oslo ha vinto il duello con Haaland, rimasto a secco e ha segnato su assist del compagno bianconero. L'ex viola aveva brillato già contro la Svezia: dove si dimostra quanto non sia Vlahovic il problema, ma la scarsa qualità del gioco juventino che, sinora, non ha sfruttato adeguatamente le qualità del bomber

Dusan Vlahovic non segnava su azione da Ferragosto (Juve-Sassuolo 3-0; doppietta del bomber, primo centro su rigore, secondo in spaccata su assist Di Maria) e la sua ultima rete in campionato è datata 31 agosto (Juve-Spezia 2-0, punizione sotto la traversa). Il doppio impegno con la Nazionale l'ha rigenerato: ieri sera, a Oslo, (Norvegia-Serbia 1-2), l'attaccante bianconero si è sbloccato. Ha vinto il duello a distanza con il fenomenale Haaland rimasto a secco dopo che, fra City e Nazionale era andato a segno per 12 volte nelle ultime 7 partite consecutivamente disputate prima dell'amichevole con la Serbia. Vlahovic ha realizzato il suo ottavo gol in Nazionale su assist di Filip Kostic. Quattro giorni fa, a Belgrado, i due bianconeri erano stati fra i protagonisti del 4-1 rifilato alla Svezia: Vlahovic non aveva segnato, ma aveva dettato un assist di ottima fattura a Mitrovic, mattatore dell'incontro con una tripletta, rimanendo sempre nel vivo del gioco offensivo del ct Stojkovic.

E qui sta la differenza fra il rendimento di Vlahovic nella Serbia e nella Juve. La prima ha un'identità tattica precisa e tale da valorizzare al massimo le caratteristiche dell'attaccante che si giova del supporto di due esterni efficaci come Kostic, Zivkovic o Lazovic, a seconda delle circostanze, avendo alle spalle Milinkovic Savic e Lukic, con Tadic trequartista. Nella Juve sinora "virtuale", come la definisce Allegri, Vlahovic ha bisogno di avere accanto un partner del calibro di Milik e di un centrocampo che lo rifornisca di palloni giocabili. Alex Sandro, Locatelli, Rabiot e lo stesso Milik, assente a Monza per squalifica rientreranno contro il Bologna, il primo dei 12 impegni in 42 giorni fra campionato e Champions League ai quali i bianconeri saranno chiamati (Bologna, Maccabi, Milan, Maccabi, Torino, Empoli, Benfica, Lecce, Psg, Inter, Verona e Lazio). La sosta restituisce Vlahovic e Kostic in ottime condizioni a una Juve che non può più sbagliare e deve finalmente capitalizzare il patrimonio Vlahovic: in maglia viola, prima di trasferirsi a Torino, Dusan aveva segnato 20 gol in 24 incontri, media realizzativa 0,83; da quando gioca in bianconero, ha totalizzato 13 reti in 29 gare, media 0,44; nella Serbia, al suo attivo ha 8 gol in 16 gare, media 0,50. Non è difficile capire dove stia il problema.

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