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Juve, Nedved consacra Vlahovic: "Dusan è un piccolo Ibra"

Intervistato prima della partita contro il Milan il vice presidente dei bianconeri si è sbilanciato in un paragone illustre per il centravanti serbo

Intervistato da DAZN nel pre-partita di Milan-Juventus, il vice presidente dei bianconeri Pavel Nedved ha fornito il proprio punto di vista sulle difficoltà incontrate dai bianconeri nei primi due mesi di stagione tra campionato e Champions League.

Nedved e le difficoltà della Juve: "Siamo stati troppo macchinosi"

Reduci da due successi di fila contro il Bologna in Serie A e il Maccabi Haifa in Champions, partita nella quale la squadra di Allegri ha raccolto i primi tre punti stagionali in Europa dopo le sconfitte contro Psg e Benfica, i bianconeri non possono più sbagliare in nessuna competizione prima della pausa per i Mondiali per non perdere altro terreno prezioso. Nedved non ha negato le difficoltà legate ai tanti infortuni che hanno finora impedito ad Allegri di puntare su giocatori come Pogba e Chiesa: "Non è mai bello aggrapparsi agli alibi e non vogliamo farlo, anche se abbiamo subito infortuni molto pesanti e non abbiamo ancora potuto vedere la nostra squadra tipo che avevamo in testa a inizio stagione. Se devo essere sincero però finora ho visto una squadra in difficoltà più sul piano fisico che su quello tecnico, ho visto tante volte una Juve macchinosa, pesante e debole nei contrasti. E se alla Juve non sei combattivo come si deve essere non si va da nessuna parte. Comunque i conti si fanno alla fine e c’è tempo per recuperare".

Nedved e il paragone illustre per Vlahovic: "Rivedo in lui il giovane Ibra"

Nedved si è poi soffermato sulle stelle di Milan e Juve. Da una parte un Rafa Leao decisivo per lo scudetto dei rossoneri, dall'altra un Dusan Vlahovic in crescita e nel quale il vice presidente bianconero accenna un paragone illustre: "Leao è un giocatore che ha determinato, un pezzo dello scudetto del Milan appartiene a lui, ma anche noi abbiamo dei giocatori che potrebbero diventare come Rafa, sono sulla strada buona. Vlahovic è un 2000, come Kean, non dobbiamo dimenticarlo. Bisogna aspettare questi ragazzi, in Dusan vedo un piccolo Ibra. Quando è arrivato da noi, nel 2004, Zlatan non era ancora l'Ibra di oggi, ma sicuramente lui è su questa strada, con il fisico che ha può diventare come lui. E Milik potrà aiutarlo nella crescita, è il giocatore giusto giocatore per lui, gli darà una grande mano".

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