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Al Khelaifi contro la Juve e le altre: "Perché continuano a giocare le coppe?"

Dopo l'incontro con il CEO del progetto Superlega dal presidente del PSG e dell'ECA arrivano nuove frecciate ai club propugnatori del nuovo torneo

Quantomeno non si può dire che non ci abbiano provato e che il confronto non sia stato all’insegna della civiltà e del rispetto delle reciproche, e antitetiche, posizioni. Quanto ai risultati, però, le prove di dialogo tra Uefa e vertici della Superlega sembrano aver prodotto gli esiti temuti, ovvero quello di non sbloccare il muro contro muro.

Uefa-Superlega: le parti restano lontanissime

L’atteso incontro tra Bernd Reichart, CEO di A22, la società che promuove la Superlega, e i vertici Uefa ha confermato che i punti di vista sul futuro del calcio europeo sono troppo diversi per trovare un punto di accordo, così già poche ore dopo l’incontro ecco tornare a sprecarsi le “frecciatine”. Dopo quella del presidente Uefa Ceferin, che ha parlato di "dialogo calcistico che può esistere solo dove unità, inclusione e merito sportivo sono i denominatori comuni” sono arrivate quelle ben più dure di Nasser Al-Khelaifi, presidente del PSG e dell'ECA, l’ente che riunisce i principali club europei, ruolo che prima della “frattura Superlega” era ricoperto da Andrea Agnelli.

Champions vs Superlega, Al Khelaifi attacca Juve, Real Madrid e Barcellona

Pur senza nominare Barcellona, Juventus e Real Madrid Al Khelaifi ha mandato un messaggio chiaro ai club ribelli, decisi a sostituire la Champions League con la Superlega: "Ci sono tre club che ritengono che la Champions League non soa abbastanza emozionante e che il calcio europeo sia completamente rotto, eppure continuano a giocare i tornei. Non capisco". Il presidente del PSG è poi entrato nel merito portando come esempio proprio l'esito del girone che ha visto i francesi chiudere al secondo posto e che comprendeva anche la stessa Juve: "Settimana scorsa la vincitrice del nostro girone è stata decisa all’ultimo minuto: complimenti al Benfica, che è arrivato primo con merito. E tutte le squadre del girone D avrebbero potuto essere le prime o le ultime del girone. Eppure, a quanto pare, tutto questo non è abbastanza entusiasmante e loro hanno la soluzione. Molti grandi club non si sono qualificati alla fase a eliminazione diretta e questo sarebbe potuto succedere anche al mi club. Nessuna società ha il diritto divino di vincere".

Al Khelaifi: "Il calcio è dei tifosi"

Una posizione chiara, che Al Khelaifi ha ribadito tracciando il bilancio dell'incontro con Reichart: "Purtroppo, come abbiamo visto nell'incontro con A22, alcune persone continuano a provare a riscrivere la storia e dividere il calcio con presentazioni di PR e power-point e questa è la conferma che non è stato capito cosa sia il calcio, il cui futuro deve tenere conto degli interessi di tutte le parti e soprattutto dei tifosi".

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