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Juve, la caduta di Agnelli è una mazzata al progetto di resuscitare la Superlega

Fra gli effetti collaterali del terremoto ai vertici bianconeri c'è l'indebolimento della triade Real-Barcellona-Juve che, con il ricorso pendente davanti alla Corte di Giustizia Europea, punta a riportare alla luce il progetto del supertorneo riservato ai ricconi o ex ricconi del calcio europeo, alla forsennata ricerca di nuovi introiti. In attesa del verdetto previsto per marzo 2023, a Nyon il fronte contrario alla Superlega, imbellettata dalla società A22 Sport Management, ha preso a pallonate il suo ad, il tedesco Bernd Reichart. E l'attacco di Tebas alla Juve è stato sintomatico

La caduta di Agnelli ha inflitto un duro colpo alla triade Real-Barcellona-Juve che con il ricorso pendente davanti alla Corte di Giustizia Europea, punta a riportare alla luce il progetto Superlega, il torneo riservato ai ricconi o agli ex ricconi del calcio europeo, alla forsennata ricerca di nuovi introiti. In attesa del verdetto (l'Avvocatura esprimerà il proprio parere il 16 dicembre; la sentenza è prevista nel marzo 2023), l'8 novembre scorso, a Nyon, il fronte contrario alla Superlega, imbellettata dalla società A22 Sport Management ha preso a pallonate il suo ad, il tedesco Bernd Reichart che, peraltro, ha affermato di non rappresentare ufficialmente nessuno dei tre club. Il comunicato ufficiale dell'Uefa ha parlato chiaro: "I vertici guidati dal presidente Aleksander Ceferin e alti rappresentanti di leghe nazionali, club, giocatori e tifosi, hanno ribadito che l'opposizione all'autoproclamata Super League rimane ferma come ad aprile 2021. Confermando l'unità del calcio europeo, la Uefa e gli altri portatori di interesse hanno respinto ancora una volta all'unanimità la logica alla base di progetti come la Superlega. I partecipanti hanno preso atto, con sorpresa, delle affermazioni dell'amministratore delegato di A22 Sports, secondo cui questa società non rappresenta a titolo alcuno nessun club, compresi i tre che continuano a sostenere apertamente il progetto. La Uefa e gli stakeholder rimangono impegnati nei confronti dei fondamenti del calcio europeo, che si basano su apertura, solidarietà e meritocrazia e perseguono obiettivi più ampi che riguardano i principi sportivi e l'interesse sociale, anziché privilegi e diritti personali. Questo approccio è stato sostenuto all'unanimità dalla Commissione europea, dal Parlamento europeo e dall'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, oltre che da governi nazionali, istituzioni pubbliche e portatori di interesse di tutto il continente". Tra i più fieri oppositori alla Superlega brilla Javier Tebas, presidente della Liga spagnola che, in calce alle dimissioni di Agnelli e del Cda Juve, ha chiesto all'Uefa di punire la società bianconera per violazione del fair play finanziario. Sul ring del calcio europeo, il gong non suona mai.

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