Edgar Davids, ex centrocampista della Juventus, è intervenuto in zona mista al termine dell'evento organizzato dal club bianconero per festeggiare i cento anni della presidenza Agnelli.
Inevitabile partire da un tuffo nel passato: "Eravamo molto uniti, come una famiglia. Poi abbiamo vinto". Per quanto riguarda il presente, Davids ha, invece, aggiunto: "È ancora troppo presto per dire se la Juve è da scudetto. Il campionato si può sempre vincere. Io penso che marzo si vedrà, ora siamo solo ad ottobre. L’Inter spinge, ma il percorso è ancora lungo".
Davids, l'idolo Platini e la Juve dove vincere è l'unica cosa che conta
Anche Davids ha il suo idolo: "Platini è uno che mi ha fatto felice da piccolo. È bello vedere che anche lui è venuto per questa serata. Tanti giocatori della mia epoca erano fan di Platini".
Alla Juve vincere è l'unica cosa che conta, in qualsiasi competizione e, soprattuto, in Serie A: "La forza della Juve è sempre stata la squadra. Quando ha vinto c’era sempre una grande squadra. Deve tornare una grande squadra. Uno o due giocatori fanno la differenza, ma gli altri lavorano affinché tutti facciano la differenza. Non è questione di quale giocatore mi piace, ma che devono giocare come squadra e sapere che qui alla Juve si deve vincere. La questione è molto semplice: se non sei in grado di farlo, prendi la valigia…".