Lo stipendio di Ronaldo: i fatti
Dall’Arabia, dove oggi gioca per l’Al-Nassr, Ronaldo aveva attivato tramite i propri legali due diversi procedimenti arbitrali: il primo perso, il secondo concluso con la sentenza di ieri. Non è stato possibile dimostrare, come chiedeva Ronaldo, la nullità degli accordi di riduzione degli stipendi poiché si sarebbe dovuto parlare a quel punto di inganno, «ed è necessario che la parte fosse stata indotta in errore tramite artifici o raggiri». Accettata, invece, la bontà della domanda risarcitoria perché è ritenuto imputabile al club il modus operandi contrario alla buona fede ai sensi dell’articolo 1337 del codice civile. Il Collegio arbitrale ha così rimandato indietro il tempo, riportando la situazione al 13 aprile 2021, momento nel quale viene documentato l’inizio della negoziazione tra le parti. Semplifichiamo: è come se CR7, che alla Juve costava 58,6 milioni lordi a stagione, non avesse mai rinunciato a un euro.