Durante la stagione spesso la Juventus si è trovata in difficoltà per quanto riguarda il reparto difensivo, e sicuramente ai dirigenti sarà venuto il rimpianto per un giocatore che col senno di poi hanno lasciato andare via con troppa leggerezza: Dean Huijsen, centrale spagnolo ceduto in estate per 15 milioni al Bournemouth, dove ha impressionato fino ad attirare l'attenzione delle big europee. In un'intervista a Marca il 19enne rivelazione della Premier League ha ammesso di esserci rimasto male per come è stato trattato nelle sue ultime settimane in bianconero.
Huijsen: "Mi hanno fatto allenare da solo, è stato brutto"
Huijsen afferma che la Juve non abbia mantenuto le promesse fatte a inizio estate: "Ero tornato dal prestito di sei mesi alla Roma, posso capire che la società volesse o avesse bisogno di vendermi, però sono arrivato il primo giorno dopo le vacanze estive e mi hanno detto che dovevo andare, ma che non mi avrebbero costretto. E invece sì, mi hanno costretto, mi hanno fatto allenare da solo. È stato brutto, anche perché ero lì da tre anni, dai tempi dell'Under 17, e volevo solo avere una chance con la prima squadra della Juve". Non ha quindi avuto molta scelta se non accettare l'offerta del Bournemouth: "La verità è che il calcio a volte è difficile. Ero un po' triste, arrabbiato. Ma la situazione era questa. Hanno ritenuto che fossi una buona possibilità di guadagno, quindi ho accettato". Una decisione che si è rivelata azzeccata, viste le sue prestazioni in Premier League: "Penso di essermi adattato bene all'Inghilterra. Si parla molto di fisicità, ma la difesa è anche una questione mentale, è un mix di fisico e testa. Sto andando bene e la squadra è forte, sono felice di aiutare anche in zona gol".