Non gli bastava essere il marcatore più giovane della storia della Juventus in Serie A e in Champions. E neppure essere il più acerbo a mettere a segno una doppietta in un derby o a indossare la sacra numero 10 che era stata sulle spalle di Baggio e Del Piero. Ah, dimenticavamo: con il gol al Genoa ha agganciato Moise Kean come miglior marcatore "young" della Juve da quando il campionato porta 3 punti per vittoria. A nemmeno 20 anni Kenan Yildiz continua a scrivere un pezzo di storia del club bianconero e ad accumulare record importanti. Il turco nato in Germania, infatti, è l'Under 20 con più presenze nei cinque massimi campionati europei. Più di un certo Yamal, più del promettente Cubarsì. Più di tutti insomma. Fin qui, infatti, sono 2922 i minuti disputati da Yldiz spalmati su 43 presenze complessive. In tutto parliamo di una percentuale vicina all'80% dei minuti complessivi a disposizione. Giocati con la Juve, e quindi con una concorrenza decisamente folta. Il ragazzo di Regensburg è vicino a diventare l'Under 20 di movimento a raggiungere le 80 presenze nel minore arco di tempo, nel frattempo ha superato Renato Buso (a 75) e punta ad eguagliare Rivera, Piola, Paolo Maldini e Roberto Mancini. E a superare gente del calibro di Totti, Bergomi e Cassano. Il gota del calcio italiano.
La storia di Kenan, il talento conteso da Nike e Adidas
Numeri importanti in una stagione altalenante per la Juve. Ma non per Yildiz, tra i più applauditi dai tifosi (e non sono stati molti a giovare di questo trattamento) e titolare sia nella gestione Motta sia nella neonata Juve di Tudor: 7 gol e 4 assist il bottino accumulato finora. E un processo di crescita rapido, nonostante la poco positiva prova di Roma. La Juve vuole tenerselo stretto anche se i corteggiamenti delle big d'Europa potrebbero diventare qualcosa di più in estate. Kenan a Torino sta bene. Qui è arrivato a parametro zero nel 2022 dalle giovanili del Bayern Monaco, un'intuizione magnifica di Matteo Tognozzi, ex responsabile dello scouting bianconero. Il talento si vedeva, e lo hanno notato anche gli sponsor con Nike e Adidas impegnate a contenderselo quando non aveva nemmeno 18 anni. La spuntò il marchio tedesco, ma soprattutto la spuntò la Juve visto che Yildiz piaceva a tante squadre. A Torino però aveva giocato Del Piero, il suo idolo come dimostra l'esultanza con la linguaccia tipica dell'ex campione bianconero. Il turco ha iniziato a giocare a tre anni spronato da un padre che non ha mai giocato a calcio ma ha sempre avuto la passione per il gioco e l’ha trasmessa al figlio attraverso i video su Youtube dei grandi giocatori. "Appena arrivato in Primavera lasciò i responsabili dello scouting estasiati", ha affermato Giovanni Manna, attuale braccio destro di Cristiano Giuntoli ed ex direttore sportivo della Juventus Under 23. Allegri lo ha fatto esordire (chiedendogli prima di tagliarsi i capelli) poi ha fatto tutto Yildiz. E ora la Juve se lo coccola in un finale di stagione che necessita dei colpi del suo nuovo numero 10.