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Delusioni Juve, i tre flop sul mercato pagati 125 milioni di euro

Koopmeiners, Alberto Costa e Douglas Luiz sono diventati i simboli in negativo del club. L’obiettivo 4° posto non è l’unica missione, ci sono tre patrimoni da valorizzare

Quasi 125 milioni per tre giocatori. Chiamati Douglas Luiz, Teun Koopmeiners e Alberto Costa, flop a diverso livello nell'annata della Juventus. Il brasiliano è stato pagato 51,5 milioni, bonus compresi, preso dall'Aston Villa anche per una questione contabile: in direzione opposta sono andati Iling Junior e Barrenechea per 22 milioni totali - tutta plusvalenza, un ottimo modo per finanziare la campagna trasferimenti - praticamente due annualità (su cinque) di ammortamento dell'affare in entrata. Douglas Luiz sarebbe dovuto essere un grande colpo, soffiato ad Arsenal e Manchester United, invece lo è stato solo in potenza. È vero che a gennaio è stato messo sul mercato, più che altro per reperire risorse per migliorare (forse) la rosa di Thiago Motta, dall'altra la sua intenzione era quella di rimanere. A Torino si trova benissimo, con un clima migliore rispetto all'Inghilterra e una qualità di vita superiore rispetto a Birmingham. Per quello nella finestra invernale non avrebbe accettato altro che una big, come il City - se non avesse acquistato Nico Gonzalez dal Porto - oppure l'altro sponda di Manchester, pur con qualche dubbio

Flop Koopmeiners, il calo è evidente

L'olandese invece doveva essere la pietra angolare della formazione di Motta. Con una storia straordinaria alle spalle, quasi da spie, nel corso dell'estate scorsa. Ha deciso, qualche giorno prima rispetto alla Supercoppa Europea di Varsavia fra Real Madrid e Atalanta, di non allenarsi più, presentando diversi certificati di malattia - causa stress - pur di arrivare a Torino. Quando il prezzo è stato giusto, cioè 60,7 milioni comprensivi di bonus, Koop ha avuto il via libera, al netto di qualche implicazione di troppo. Del resto per mesi non è stato la migliore versione di se stesso, finendo anche nel mirino della critica. Il pregiudizio sulla sua forma fisica era evidente, così come la necessità di cercare un equilibrio in un nuovo posto di lavoro con molte più pressioni rispetto a quello precedente. D'altro canto i numeri sono lì da vedere: un anno fa aveva segnato dodici reti in Serie A più tre in Coppa Italia, con sette assist. Adesso, con una manciata di partite in meno, è a quota quattro reti più tre assist. Il calo è abbastanza visibile, soprattutto considerando che in Europa League - vinta dalla stessa Atalanta - non era mai entrato nel tabellino marcatori

Flop Alberto Costa, solo 106 minuti in campo

Infine Alberto Costa. Preso dal Vitoria Guimaraes a inizio gennaio per 12,5 milioni, più 2,5 di bonus e 1,3 di bonus accessori, avrebbe dovuto essere un investimento in prospettiva. Sebbene nello stesso ruolo ci fosse Savona, cresciuto enormemente con Thiago, è stato acquistato mentre serviva un centrale difensivo e un attaccante, arrivati poi agli sgoccioli della finestra di mercato. Per ora 100 minuti di Serie A in quattro spezzoni, 6 in Coppa Italia contro l'Empoli, la sensazione che possa essere ceduto al miglior offerente. L'età è forse dalla sua, le prestazioni no, come quelle dei suoi colleghi più pagati. Simboli di una Juventus che deve concludere per forza al quarto posto. 

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