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Juventus senza pretendenti, che fine ha fatto il fascino della Signora?

Dopo i "no" di Conte e Gasp, continua la ricerca del nuovo allenatore. Sullo sfondo la permanenza di Tudor

I “no” non sono tutti uguali. Vanno accettati, ma anche capiti. Poi alcuni hanno un sapore diverso da altri: come quelli che Antonio Conte e Gian Piero Gasperini hanno detto alla Juventus. Sono “no” che fanno più male di altri perché il primo ha segnato la rinascita sportiva recente della società bianconera, l’altro perché è un piemontese doc e dopo 9 anni di Atalanta ha preferito la Roma alla squadra del sua città. Per questo nelle ultime ore in tanti si chiedono che fine abbia fatto il fascino della Signora, quello capace di attrarre allenatori, dirigenti e calciatori. Quel club, oggi, è una versione bianconera più ‘sbiadita’. Non quella in grado dominare in Italia con 9 scudetti consecutivi e due finali Champions in 3 anni o di strappare ogni anno i calciatori più forti alle rispettive competitor (vedi Pjanic dalla Roma e Higuain dal Napoli), fino ad arrivare alla maxi operazione che ha portato Cristiano Ronaldo a Torino.

Juventus, una rifondazione difficile

In Italia dal 2020 in poi non è mai più riuscita a lottare per la vittoria del campionato. L’ultimo a riuscirci è stato il tanto criticato Sarri. In Europa, invece, la notte è ancora più fonda: in Champions infatti non supera gli ottavi di finale dal 2019. Da qui nascono le prime difficoltà di una nuova dirigenza, guidata da Demien Comolli (nemmeno ufficializzato) e Giorgio Chiellini. Dunque per ora Igor Tudor guiderà la Juventus almeno fino al mondiale per club, poi si vedrà. Certo la sua candidatura, oggi, non è da escludere per una possibile permanenza. Ma tutto è ancora in alto mare e nel frattempo il malcontento tra i tifosi cresce. La ricerca per il nuovo allenatore proseguirà e dall’Inghilterra rimbalzava la nomination di Marco Silva, 47 anni, allenatore portoghese del Fulham, controllato dalla Gestifute di Jorge Mendes. Un’opzione già saltata fuori lo scorso marzo, ai tempi dell’esonero di Thiago Motta. La rifondazione, però, non sarà solo tecnica, ma anche nell’area sportiva, dove al nome di Matteo Tognozzi, in pole, si sono aggiunti quelli di Diego Lopez, 35 anni, uscito dal Lens, e di Frederic Massara, ieri a Torino (seppure per motivi personali). Per la società bianconera però è tempo di risposte, a cominciare dall’allenatore.

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