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Tudor si gioca la Juve al Mondiale per Club: la chiamata di Elkann e le possibili alternative

Mercoledì il tecnico incontrerà il direttore generale Comolli: nonostante la conferma scattata dopo la conquista della Champions, non è sicuro che resterà lui in panchina

TORINO - Tudor si gioca la Juve al Mondiale per Club. Alla Continassa è in corso una nuova rivoluzione con volti nuovi nel management e un possibile, ma non più scontato, cambio in panchina. Un allenatore la Signora, di fatto, ce l’ha già ed è appunto l’ex difensore croato, chiamato d’urgenza a fine marzo per la missione Champions e capace di far uscire la barca bianconera dalla tempesta e di condurla al porto dell’Europa che conta. Traguardo raggiunto a Venezia, che gli è valso la conferma automatica, come da contratto, sulla panchina ma non la certezza definitiva di essere lui al timone la prossima stagione. Il nodo è proprio questo: la Juve ha cercato la svolta con Antonio Conte e Gian Piero Gasperini ma senza riuscirvi, segno evidente della volontà di cambiamento. Ora però i piani potrebbero mutare e la prima mossa è stata fatta direttamente da John Elkann che ha chiamato Tudor per spiegargli i cambiamenti in atto in società, per illustrargli la novità principale che è l’arrivo del nuovo direttore generale, Damien Comolli, e per ribadirgli che alla guida della Juve negli Usa ci sarà lui. È una rassicurazione quindi anche sul futuro? Non del tutto ma la porta resta comunque aperta. Le manovre verso nuovi tecnici avrebbero potuto portare a una progressiva delegittimazione della figura di Igor, così Elkann ha preso l’iniziativa e ha speso parole significative. 

Allenatore Juve, Tudor incontrerà Comolli

Oggi Tudor riprenderà a lavorare con la squadra in vista della trasferta americana e mercoledì incontrerà Comolli anche se non è da escludere che un contatto telefonico ci sia già stato o che avvenga nelle prossime ore, in attesa di approfondire la conoscenza in modo diretto. Il manager francese vuole valutare da vicino l’operato dell’allenatore croato per capire se può essere davvero l’uomo giusto, senza doversi rivolgere ad altri profili. Il Mondiale sarà quindi uno snodo fondamentale per Igor che, di fatto, si giocherà la conferma. A pesare nella scelta della società potrebbe essere anche la voce della squadra che ha mostrato il suo apprezzamento per il tecnico croato, capace di ridare anima, certezze e risultati al gruppo nel momento più complicato della stagione e in pochissimo tempo.  

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