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David alla Juve, è ritorno di fiamma: Comolli vuole battere il Napoli

Il dirigente studia l’affare, il canadese è ancora libero e piace pure agli azzurri. Servono comunque 20-25 milioni alla firma

A volte è sufficiente la costanza per tagliare il traguardo, anche quando le avversarie sembrano più attrezzate. All’improvviso, sfruttando ripensamenti altrui o molto più semplicemente dei repentini ma decisi cambi di strategie, la Juventus si è ritrovata in pole position per Jonathan David. Non che sia solo un colpo di fortuna, intendiamoci: l’ormai ex direttore tecnico Giuntoli aveva fiutato l’affare dall’autunno scorso, approfittando anche l’incontro ravvicinato del Pierre Mauroy, il 4 novembre (Lilla-Juve 1-1, gol dello stesso David), per avanzare un corteggiamento sfrenato e poterlo poi rivendicare come un credito nel momento in cui il bomber, da svincolato, avrebbe dovuto scegliere la sua nuova destinazione. 

La Juve su David, la concorrenza è sparita

Le concorrenti si stanno via via sfilando dalla corsa al canadese. Come il Napoli, che pare aver sterzato su altri profii dal momento in cui Conte ha posto le sue condizioni per indirizzare il mercato dei campioni d’Italia. Ma è un discorso che può valere anche per l’Inter, che con il nuovo allenatore dovrà rivedere i suoi piani. A Inzaghi David piaceva assai, al punto da considerarlo più di un’alternativa ai titolari Thuram e Lautaro. Qualche ripensamento è in corso persino fuori dall’Italia: il Psg di Luis Enrique, che un sondaggio con l’entourage del calciatore l’aveva fatto, ha scoperto che il suo nuovo centravanti si chiama “spazio”; con il tridente di movimento Doué, Dembélé e Kvara, senza dimenticare Barcola, i parigini hanno vinto la Champions e lì davanti il solo Gonçalo Ramos come alternativa “di peso” potrebbe essere sufficiente. Il Manchester United, altra seria pretendente, ha virato su Matheus Cunha del Wolverhampton, pagandolo 75 milioni. Anche a Barcellona sono in corso riflessioni: il ds Deco ha messo gli occhi su Gyokeres e la permanenza di Lewandowski, 36 anni e 42 gol in stagione, potrebbe chiudere le porte a un altro attaccante.

Comolli ci prova: ecco il jolly

David è rimasto in paziente attesa della soluzione migliore per la propria carriera. Nel frattempo, come promesso, è andato via dal Lilla a parametro zero al termine dell’ennesima stagione da urlo, fatta di 25 reti (9 in Champions) e 12 assist, alla media di un contributo in chiave gol ogni 106 minuti in campo. Alla Juventus verrebbe più che volentieri, ma questo genere di ragionamento vale per qualunque club impegnato in Champions in grado di garantirgli uno stipendio di almeno 6/6,5 milioni annui. La Signora, nonostante l’ennesimo ribaltone societario, rientra nel ristretto circolo di club in grado di accontentare le pretese del ragazzo. Il problema, semmai, è tutto ciò che ovviamente gira attorno a un goleador di 25 anni pronto a trasferirsi gratuitamente. Si parla infatti di richiesta di un bonus alla firma che oscilla tra i 20 e i 25 milioni, divisi tra commissioni ad agenti e intermediari e premio per il calciatore. Considerato che il valore di mercato di David supera i 50 milioni, potrebbe comunque restare un’operazione conveniente. La palla, dunque, passa alla Juventus. Il club avrà la forza e soprattutto la voglia di riaprire la trattativa, magari chiudendola addirittura entro il 10 giugno così da avere un rinforzo d’oro in vista del Mondiale per Club? Toccherà a Damien Comolli prendere in carico il fascicolo, strettamente connesso al caso Vlahovic, che senza rinnovo (molto difficile) verrà ceduto al miglior offerente. I buoni uffici del dirigente in Ligue1, campionato dal quale proviene lo stesso David, potranno aiutare. Il manager, ad esempio, ha un ottimo rapporto con Bruno Genesio, l’allenatore del Lilla al quale David è rimasto legatissimo. Un contatto con il tecnico c’è stato la scorsa settimana, sondando un possibile interesse a sedere sulla panchina bianconera prima che le quotazioni di Tudor risalissero in seguito alla chiamata di Elkann e all’incontro ravvicinato di ieri. Adesso potrebbe addirittura trasformarsi nel “gancio” dell’affare David. 

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