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La Juve ritorna alla carica per David: quando si può sbloccare e la chiave Vlahovic

Dopo aver incassato il no di Gyökeres, i dirigenti bianconeri puntano sul centravanti canadese, ma prima devono scogliere il nodo Vlahovic

TORINO - Una chiamata può allungare la vita, oppure complicare i piani. Quella che ha ricevuto Damien Comolli rischia di far saltare la complessa trattativa per Viktor Gyökeres. L’agente del goleador ha infatti avvisato il nuovo dg della Juventus che con l’Arsenal, la squadra che lo svedese ha messo in cima alle sue preferenze, ma che per i media tedeschi ha preallertato anche Sesko del Lipsia, le cose stanno andando avanti inesorabilmente. La Signora ha fatto il massimo: avrebbe infatti rassicurato già da una settimana lo Sporting Lisbona circa la volontà di superare la proposta da 55 milioni più bonus dei Gunners, dichiarandosi disponibile a offrirne 60 di parte fissa - dilazionati su diversi esercizi - e altri 10 di oneri accessori. I portoghesi, che ne chiedono 80, avevano preso sul serio le avances bianconere; però devono fare i conti con la realtà: Viktor sogna sopratutto Londra e la Premier, il campionato più attraente del mondo, e nella sua testa c’è già il derby scandinavo con il gigante Haaland. Va da sé che nessuno, in questo mercato povero di risorse, potrà arrivare alla clausola rescissoria da 100 milioni. Lo sa anche il presidente Varandas, che da una parte ha fatto sapere di non voler cedere ai ricatti, ma dall’altra dovrà tener conto della carta di cui parlavamo ieri, in mano al procuratore di Gyökeres, Cetinkaya, nella quale ci sarebbe scritto che a fronte di una proposta da 60+10 lo Sporting non avrebbe opposto resistenza. Quel documento oggi è un assist clamoroso per l’Arsenal, che può regalarsi un bomber da 54 gol in un anno con lo sconto. In questa storia di cavilli, fogli nei cassetti e assi nella manica, c’è un ulteriore retroscena: rifiutando un’offerta da 60+10, la società andrebbe incontro a una penale, quantificabile nel 10% della proposta, da versare direttamente all’agente del calciatore.

Juve, ottimismo su David

La Juve continua a sperare, per sua fortuna però non ha smesso di battere altre piste. Quella per Osimhen appare tortuosa - servono più di 85 milioni per il cartellino e altri 12 minimo per il calciatore - mentre su Jonathan David adesso filtra un cauto ottimismo. Il canadese, svincolato dal Lilla, punta a uno stipendio da 7 milioni, da aggiungere a una commissione da 12 per i procuratori più un altro bonus milionario alla firma. Attualmente è senza squadra. David non avrà avuto i numeri di Gyökeres, eppure è reduce da 109 gol in 232 partite e nell’ultima stagione ha esultato 25 volte, 10 delle quali in Champions, dove ha punito anche la Juve nel confronto diretto del 5 novembre. Da quel giorno, tramite l’ex Giuntoli, la Signora ha cominciato a fargli la corte. L’offerta, leggermente più bassa rispetto alle pretese, resta sul tavolo e, al momento, appare come la migliore visto che le altre pretendenti, dal Napoli all’Inter, passando per il Barcellona, il Psg e il Manchester United, sembrano essersi sfilate. David dovrà dare una risposta a Comolli entro metà luglio. Alla Signora continua a piacere anche Retegui, che l’Atalanta non cede per meno di 50 milioni. Ogni incastro passa, inevitabilmente, dall’addio di Vlahovic. Già da oggi, sbrigata la formalità dell’esordio al Mondiale con l’Al Ain, il dg Comolli parlerà con Dusan per trovare la soluzione migliore. La Juve chiede 30 milioni per farlo partire. La scadenza al 2026 incombe e il rinnovo al ribasso tra gli 8 e 10 milioni annui (ora ne guadagna 12) per il serbo non è mai stata una strada percorribile

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