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Juve, difesa demolita e sanzioni inevitabili: ecco perché

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Leggi il commento sulle motivazioni del caso plusvalenze che ha coinvolto il club bianconero

Il deposito delle motivazioni con cui il Collegio di Garanzia Coni consegna la Juve a un nuovo giudizio della Corte Federale chiarisce molti aspetti. Ne escono demolite le argomentazioni fondamentali della difesa e confermato, nella sua interezza, l’impianto accusatorio che aveva portato alla penalizzazione di punti. Respinti i ricorsi che contestavano l’illegittimità dell’istanza di revocazione proposta della Procura Federale: Chiné operò correttamente attivando un nuovo giudizio sportivo, dopo l’assoluzione del 2022.

Infondati i ricorsi che contestavano violazione dei diritti della difesa (i principi del contraddittorio e del giusto processo) perché il nuovo quadro accusatorio emerso dalle carte Prisma non modifica il tema della decisione. Peraltro, non è cambiato (come sosteneva la Juve) il capo di imputazione, dall’art. 31 all’art. 4, perché le società rispondono sempre per responsabilità oggettiva dell’operato dei loro tesserati. Respinte le contestazioni alle sanzioni per la mancata applicazione del principio contabile Ias 38.45. Non solo perché (come ricorda il Collegio) il giudice di legittimità non deve pronunciarsi sul merito delle valutazioni degli organi giudicanti ma anche - questo è un responso sorprendente - perché le argomentazioni difensive sono state ritenute infondate pure nel merito. La Juve era tenuta - si scrive - ad applicare principi contabili in vigore da prima dell’ispezione Consob che ne dichiarò la violazione per tutte le società quotate, indipendentemente dal settore. Con tali premesse, la corte ricalibrerà la sanzione solo per tenere conto degli amministratori non esecutivi mentre la sanzione per i quattro dirigenti apicali è ora definitiva, con ridefinizione del numero di punti. Dovrà, in ogni caso, rispettare il principio di afflittività e applicare la sanzione alla stagione in corso. I punti da sottrarre saranno 15 (con motivazioni coerenti) oppure meno di 15 o i 9 chiesti da Chiné ma l’effetto dovrà comunque risultare percepibile sui risultati sportivi della Juve che ne usciranno, inevitabilmente, penalizzati.

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