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Gabriele Paparelli: «Un derby senza tifosi? Una tristezza immane»

Nel 36° anniversario della scomparsa di Vincenzo Paparelli, il tifoso della Lazio scomparso tragicamente nel 1979 durante un derby, il figlio parla della protesta dei tifosi biancocelesti contro la divisione delle Curve

ROMA - «Vedere quella Curva spaccata a metà è come vedere il mio cuore spezzato. Il prossimo Derby lo vivrò con una tristezza immane». Parola di Gabriele Paparelli. Nel 36° anniversario della scomparsa di Vincenzo Paparelli, il tifoso della Lazio scomparso tragicamente nel 1979 durante un derby, il figlio parla della protesta dei tifosi biancocelesti contro la divisione delle Curve: «Pensare allo stadio spoglio dei tifosi - le sue parole a 'Elleradio' - è un qualcosa di cui non mi capacito e non capisco perché ci stiano portando a questo. Il tifoso è cambiato, certe tragedie oggi non sarebbero più possibili, sono anni che i gravi scontri allo stadio sono solo un brutto ricordo. Il mio giorno più bello da laziale? Il giorno dello scudetto del 2000, ma ce ne sono stati tanti che mi hanno emozionato, come quando venne apposta la targa sotto la Curva Nord per il venticinquesimo anniversario della morte di mio padre».

RICORDO - Sulla vicinanza dei laziali a distanza di 36 anni dalla morte del padre: «L’affetto della gente che si rinnova anno dopo anno è incredibile. Anche questa mattina ho dovuto ringraziare tantissime persone per la valanga di messaggi che ho trovato e che mi hanno recapitato tramite telefono, internet e con ogni mezzo. Ricordo sempre lo spirito di papà. La domenica andavamo a Valmontone dai miei nonni, ma lui preferiva sempre essere presente allo stadio, diceva che non poteva farne a meno ed era effettivamente così».

LA LAZIO - Sulla Lazio di Stefano Pioli: «Alla Lazio in questo inizio di stagione è mancata sicuramente un pizzico di fortuna, ma è questo il gusto di essere laziali, arrivare a grandi livelli attraverso mille difficoltà. Speriamo che una squadra così forte e bella da vedere possa avere i giusti innesti a gennaio per volare ancora più in alto. Cataldi e Felipe Anderson? Quando vedo giocare Cataldi vedo un fratello in campo, uno che può dare il cento per cento in campo perché è uno di noi. Questa deve essere la sua forza per diventare un grande campione. Parlando di un altro tra i miei giocatori preferiti impazzisco per Felipe Anderson. Quando si accende è un marziano, un giocatore fuori dal comune. Atalanta-Lazio? Per la partita di stasera non mi piace fare pronostici, ma sono sempre positivo. Se la Lazio riesce ad esprimersi in trasferta nello stesso modo in cui gioca in casa arriveranno i giusti risultati».

APPELLO - Gabriele Paparelli è anche intervenuto alla radio ufficiale della Lazio: «Bisogna andare allo stadio - spiega - per tifare e divertirsi, il Calcio è la cosa più bella del mondo. Ho perdonato chi ha fatto quel gesto. Sono molte le persone che ancora oggi incontro, e mi dicono che da quel giorno di 36 anni non entrano più allo stadio. E' rimasta una pagina di cronaca nera indelebile. E' doloroso ricordare, ma io mi espongo perché bisogna capire che allo stadio si deve andare per tifare».

 

Gabriele Paparelli: "Bisogna andare allo stadio per tifare e divertirsi, il Calcio è la cosa più bella del mondo. Ho...

Posted by S.S. Lazio on Mercoledì 28 ottobre 2015

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