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Serie A Lazio, i tifosi contestano: Biglia chiede scusa

Il capitano biancoceleste è andato a parlare con i supporter biancocelesti che contestavano la squadra a Torino, dopo l'1-1 contro i granata

TORINO - Siparietto a fine partita, nello stadio Olimpico di Torino, dove la Lazio ha pareggiato 1-1 in trasferta contro il Torino nell'anticipo di Serie A. Protagonisti il capitano biancoceleste, Lucas Biglia, e i tifosi presenti in curva, che hanno fischiato i propri beniamini. Il centrocampista argentino si è avvicinato al settore ospite dell'impianto torinese e, rivolgendosi proprio ai tifosi, ha urlato più volte: «Non posso avvicinarmi di più, non possiamo, non possiamo...», quasi a voler giustificare il momento poco propizio della squadra di Pioli

PIOLI - Dal «dobbiamo salvare la faccia» al «possiamo ancora salvare la stagione». In appena cinque giorni Stefano Pioli rivede le stime per la sua Lazio. Mancano ancora dieci partite alla fine del campionato, troppe per restare senza obiettivi. Il tecnico lo dice a chiare lettere alla vigilia del match con il Torino: «Non dobbiamo smettere di combattere - ha chiarito Pioli -, di credere nelle nostre qualità e pensare che possiamo vincere tante partite da qui alla fine. Abbiamo ancora le possibilità per salvare questa stagione». Ma certo, 10 punti dal Milan e 11 dall'Inter non sono il massimo per convincersi di potercela fare. «Ma da qui alla fine voglio il massimo, voglio spirito - ripete il tecnico biancoceleste -, voglio una squadra che giochi ogni partita per cercare di vincere. Nei miei giocatori vedo i giusti atteggiamenti».

TORINO-LAZIO 1-1: LA CRONACA DEL MATCH



FUTURO - Pioli preferisce ormai vivere alla giornata e per questo rimanda ogni decisione sul suo futuro a giugno ("Sto chiedendo ai miei giocatori concentrazione oggi, ci mancherebbe che io stia già pensando al mio futuro..."), non mancando di sottolineare l'endorsement di Allegri per la panchina d'oro ("Ha detto che mi voterà? Si vede che ci capisce... Se avessi vinto la Coppa Italia mi avrebbero votato anche altri", si schernisce), e a chi gli chiede se non sia più giusto cercare gli stimoli da quei giocatori finora utilizzati meno, il tecnico avvisa: «Questo discorso non lo accetto e non lo capisco, io faccio giocare la migliore squadra possibile. Abbiamo l'obiettivo di migliorare la classifica e di andare avanti in Europa. Giocheranno i calciatori più motivati, poi se saranno quelli che hanno giocato poco fino a questo momento dipenderà anche da loro».

NIENTE TURN-OVER - L'esempio già domani, perché chi si aspettava i vari Keita, Kishna e Morrison c'è il rischio che rimanga deluso. Niente turn-over in vista dello Sparta Praga, Pioli punta sul blocco consolidato, con la novità del cambio di modulo. Sarà un 4-3-1-2 con Felipe Anderson alle spalle dell'accoppiata Klose-Djordjevic. A centrocampo nutre chance Cataldi, con Biglia e Parolo ormai agli straordinari.

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