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Simone Inzaghi: «Lazio, ora voglio il primo posto»

ANSA
Il tecnico biancoceleste: «Battere due volte il Marsiglia non è facile». Garcia: «Ko immeritato»

ROMA - La doppia vittoria sul Marsiglia vale la qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League per la Lazio e Simone Inzaghi è raggiante dopo il 2-1 dell'Olimpico "Sono stati bravi i ragazzi - sottolinea - al di là degli attaccanti: abbiamo fatto sei punti con il Marsiglia che è una squadra forte. È il secondo anno che andiamo ai sedicesimi con due turni di anticipo. Per noi era importantissimo chiudere qui il discorso qualificazione e i ragazzi l'hanno ampiamente meritata. Quest'anno era più complicato, il Marsiglia ha fatto l'ultima finale e il Francoforte sta disputando un girone perfetto. Avevamo preparato una partita diversa, il Marsiglia non aveva mai giocato con la difesa a cinque con Garcia. Abbiamo dovuto cambiare tutto ma i ragazzi sono stati bravi ad adattarsi facilitati anche dall'aver giocato da poco con la Spal, altra squadra che gioca così".

A segnare il gol qualificazione è stato Marco Parolo, come lo scorso anno quando un suo colpo di testa contro il Nizza trovò una deviazione che regalò a tempo scaduto la qualificazione ai biancocelesti: "L'obiettivo era passare oggi e adesso dobbiamo cercare di centrare il primo posto con il Francoforte - spiega il centrocampista - Lo volevamo e l'abbiamo ottenuto. Penso che quest'anno ci si aspetta di più rispetto all'anno scorso, stiamo facendo lo stesso percorso dello scorso anno. Dobbiamo essere bravi ad andarci a prendere quel qualcosa in più. La squadra sta crescendo, dobbiamo cercare di migliorare e fare questo ultimo step. Arrivare in finale? Dobbiamo crederci anche quest'anno e cercare di andare avanti il più possibile. L'Europa League è bella, è un trofeo che ci piace giocare soprattutto quando vai più avanti e le partite si fanno più difficili".

A siglare l'importante raddoppio è stato Correa, al suo terzo centro in maglia biancoceleste: "Io sono sempre pronto e concentrato - ha spiegato l'argentino -, oggi grazie a dio è andata bene. Certo, dall'inizio è ovvio che è meglio ma anche dalla panchina, per me non fa differenza. Questa competizione è troppo importante, abbiamo una rosa in grado di poter arrivare in fondo". Unica nota stonata, l'infortunio di Caicedo nella rifinitura di stamattina, per l'ecuadoriano risentimento muscolare.

Non è stato come immaginava il suo ritorno all'Olimpico, ma Rudi Garcia non vede tutto nero: "E' stata una sconfitta molto crudele perché non è meritata - spiega l'ex tecnico romanista - Il problema è stato vedere la mia squadra sotto di un gol dopo che non avevano mai tirato in porta. È stato bravo anche Strakosha, a noi in questo momento basta subire un tiro per subire gol. Se giochiamo sempre così ne vinceremo tante, ma oggi non possiamo essere contenti della sconfitta e neanche dell'eliminazione". 

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