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Lazio, Rio Ferdinand su Veron: “Ecco perché fu un flop allo United”

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Nel 2001 il centrocampista argentino passava alla corte dei Red Devils. L’ex difensore: “Juan fortissimo, ma non esplose mai per colpa di Roy Keane”

ROMA - Lo ha ammesso anche recentemente, Juan Sebastian Veron: “La Lazio è la squadra più forte in cui ho giocato e Eriksson il miglior allenatore mai avuto”. Parole al miele del centrocampista argentino rivolte al suo ex club. A Roma non è mai stato dimenticato. I tifosi biancocelesti pensano ancora a quell’estate del 2001, quando per circa 80 miliardi passa al Manchester United. É la definitiva consacrazione: va alla corte di Sir Alex Ferguson. Ma con i Red Devils non è mai esploso. L’ex difensore Rio Ferdinand, ai taccuini del DailyMail, ha ricordato: “Veron era eccezionale, ancora ricordo un suo gol segnato in allenamento, mai visto nulla di simile: una piccola rabona da metà campo. L’intera squadra si è fermata, siamo rimasti di stucco. Forse Roy Keane lo ha frenato, aveva più personalità. Alla Lazio era un giocatore fondamentale. Da noi Keane voleva sempre la palla e Juan per rispetto eseguiva gli ordini. Ma era un talento straordinario. Senza Keane probabilmente si sarebbe potuto imporsi con la maglia del Manchester United”. Keane, Giggs, Scholes, Butt, Beckham: questi alcuni grandi nomi del centrocampo di quella fantastica squadra. Veron era un diamante tra i diamanti. Dopo due anni è stato venduto al Chelsea, altra avventura sfortunata. Poi l’Inter e il ritorno in Argentina. Ma Veron non ha mai smesso di disegnare calcio, anche con la sola forza del pensiero.

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