Corriere dello Sport

Rendi la tua esperienza speciale

Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Altri Sport

Stadio

Foto

Video

Corriere dello Sport

LIVE

Lazio, 46 anni fa lo scudetto della banda Maestrelli che fa sognare ancora

Con un rigore realizzato da Chinaglia, i biancocelesti battono il Foggia e diventano per la prima volta Campioni d'Italia. Il ricordo è sempre vivo

ROMA - C’è una data storica in casa Lazio impossibile da dimenticare: 12 maggio 1974. In un caldo pomeriggio di primavera romana la Lazio diventa Campione d’Italia per la prima volta. All’Olimpico, contro il Foggia, basta Giorgio Chinaglia su rigore per guadagnare i tre punti e dare il via alla festa. Invasione in campo dei tifosi, bandiere al cielo, grida di gioia. La città si tinge di bianco e celeste per giorni.

La firma di Maestrelli

A ripeterli tutti sembra una filastrocca: “Pulici, Petrelli, Martini, Wilson, Oddi, Nanni, Garlaschelli, Re Cecconi, Chinaglia, Frustalupi, D’Amico”. Una formazione allenata da Tommaso Maestrelli, il vero condottiero di quella banda di scalmanati, ma terribilmente forte. Da lunedì al sabato si allenano con ferocia: aspettano la partitella per darsene di santa ragione. La domenica è una passeggiata. Chinaglia litiga con tutti, poi però fa gol. Sfonda le difese avversarie, segna 24 gol in 30 partite. Wilson è il capitano, Re Cecconi il motore, Frustalupi la mente. I racconti, le leggende, le storie hanno alimentato un successo che, 46 anni dopo, è ancora vivo nei ricordi di tutti i tifosi della Lazio. Quella squadra Campione d’Italia ha fatto innamorare tante generazioni. Ancora oggi ci sono figli che chiedono ai padri di raccontare quel giorno. Il 12 maggio 1974 è una data che si tramanda, incisa per sempre nei cuori di ogni laziale.

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi