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Derby, Lazio show: Inzaghi ha vinto "rubando" l'idea a Fonseca

Baricentro più basso, Leiva con Acerbi e “uscita a 4”. Roma colpita nello spazio

Strategia e astuzia. Stanare la Roma, attirarla in trappola e colpirla nello spazio. Poker. Quarto successo nel derby. «Questo è il più bello» ha raccontato nella notte dell’Olimpico. L’ha vinta Inzaghi e l’ha sostenuto la Lazio, traducendo nei primi 23 minuti, quelli decisivi, il piano tattico preparato in settimana a Formello. Come? Cambiando l’uscita dalla linea difensiva e togliendo i canonici riferimenti a Fonseca, che si è consegnato pensando di trovare la solita Lazio. Baricentro più basso e Leiva arretrato accanto ad Acerbi. Inzaghi lo sapeva. La Roma esercita il pressing alto e avrebbe sistemato Veretout sull’ex play del Liverpool proprio come era successo di fronte a Brozovic con l’Inter. E poi Mkhitaryan su Luiz Felipe, Dzeko su Acerbi, Pellegrini su Radu. Solo il capitano della Roma si è tenuto più basso del solito. Fonseca non voleva creare un buco in mezzo al campo dove era rimasto solo Villar su Luis Alberto e Ibanez doveva sganciarsi per accorciare la marcatura su Milinkovic. Inzaghi ha “rubato” l’idea alla Roma. Impostazione di fatto a 4, non a 3, con Leiva a palleggiare con Acerbi e Reina. Radu e Luiz Felipe larghissimi, quasi a calpestare la linea laterale. Marusic e Lazzari ancora più alti. L’effetto ottico dalla tribuna Monte Mario è stato chiaro: 4 difensori, 0 centrocampisti, 6 attaccanti, perché Luis Alberto e Milinkovic salivano con i due laterali vicino a Caicedo e Immobile. Per saltare la pressione bsognava allargare il campo in partenza con i centrali o sfruttare le capacità di Reina di alzare la palla e ribaltare il gioco, quando la Roma si trovava in inferiorità.

Baricentro

Un altro dato spiega: nei primi 14 minuti, sino all’1- 0 di Immobile, la Lazio ha avuto il 60,5% di possesso palla contro il 39,5% della Roma. Quel gol ha permesso a Inzaghi di portare il tema tattico sul suo terreno preferito. Si è ritirato indietro per colpire con le ripartenze devastanti di Lazzari e Immobile, ma anche degli altri giocatori. Il possesso palla, dall’1-0 al novantesimo, si è rovesciato: 37% Lazio, 63% Roma. Partita perfetta per l’aggressività, l’impatto iniziale e per la capacità difensiva dimostrata sino alla fine.

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