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Lazio, sit-in dei tifosi per avere lo Stadio Flaminio

BARTOLETTI

I sostenitori biancocelesti si sono dati appuntamento nei pressi della Curva Nord dell'impianto, ormai abbandonato da dieci anni

ROMA - E' iniziato alle 17.30 il sit-in dei tifosi della Lazio all'esterno della Curva Nord dello Stadio Flaminio, con l'obiettivo di chiedere la riqualificazione dell'impianto e farlo diventare la casa della squadra biancoceleste. "Stadio Flaminio, roba da laziali" e "Facciamo tornare la Lazio a casa sua" sono alcuni degli slogan dei giorni scorsi con cui i tifosi della Curva Nord hanno lanciato l'iniziativa di oggi sui social e attraverso volantini. All'esterno dello stadio è stato allestito un palchetto mobile in metallo e legno, nel piazzale antistante la curva preferita dai laziali. Un grande striscione, con la scritta "uniti più che mai" è stato appeso alla recinzione del Flaminio.

Sono 500 i tifosi all'esterno del Flaminio

Sono circa 500 i sostenitori biancocelesti presenti. Intorno alle 18.10 alcuni capotifosi laziali hanno iniziato a parlare sul palco dando il via alla manifestazione vera e propria: "I laziali hanno bisogno del Flaminio", è stato uno dei primi concetti espressi a sottolineare l'importanza di avere uno stadio di proprietà in un quartiere storico di Roma Nord. Tra le persone salite sul palco anche Giorgio Calleri, nipote dell'ex presidente bianconceleste Gianmarco, e l'avvocato Pasquale Trane, sempre molto vicino alle esigenze dei tifosi della Lazio. Gian Luca Mignogna, avvocato che si è occupato dell'istanza per ottenere lo scudetto del 1915, sottolinea: "Questa è la casa dei laziali. Potranno ostacolarci, ma non molleremo di un centimetro. La battaglia per il Flaminio si aggiunge a quella dello scudetto del '15". 

Pino Wilson: "Il Flaminio è la casa della Lazio"

Tra i presenti, anche Giuseppe 'Pino' Wilson, capitano della Lazio campione d'Italia nel 1974. "Un gioiellino come il Flaminio non può essere abbandonato. Passo qui ogni giorno - ha dichiarato - e vedo tanta di quella immondizia, sotto tutti i punti di vista. Nessuno ha avuto la sensibilità di attuare un progetto per metterlo a posto. Finalmente ora c'è stata un'apertura. E' importante che il presidente della Lazio Lotito abbia fatto delle avance. Il Flaminio è roba dei laziali".

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