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Lazio, Zaccagni si ripresenta: vuole stupire

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Partenza in salita per i guai fisici, alla ripresa avrà spazio e non potrà deludere

Effetti speciali si chiedono a Zaccagni, l’ultimo arrivato in ordine di tempo. Neppure è sbarcato ed è finito ai box, si ripresenterà dopo la sosta, con voglia di dare gas. Nelle idee di Sarri deve specializzarsi da attaccante esterno e tenersi pronto da trequartista, deve garantire impatti devastanti entrando in corsa e farsi valere quando sarà eletto titolare. Non possono bastare Felipe e Pedro in avanti. Zaccagni è più pronto di Raul Moro e del baby Romero, è la prima alternativa ai big.

Punta di riserva, è il ruolo che gli hanno affidato. Sta a lui stupire, conquistare spazio, mettere pressione ai titolarissimi. «Appena ho saputo della Lazio non ho esitato. Ho subito detto sì, sono convinto che con Sarri migliorerò tanto. Al di là del tecnico, che rimane uno dei migliori, la Lazio è un grande club con tanta storia», ha detto l’ex Verona nel giorno della presentazione. Sarri vuole punte esterne indottrinate, ma scapigliate, che giochino per allargare il campo, che puntino i difensori, che sprintino garantendo l’uno contro uno, che diano morsi da serpenti alle difese nemiche. E che aiutino in fase di non possesso. Juric, a Verona, ha cambiato Zaccagni: «Mi chiede di essere più incisivo, l’ho accontentato», raccontava l’attaccante nel luglio 2020. Juric aveva detto «se Zaccagni imparerà a essere più incisivo negli ultimi 20-25 metri può ambire alla Nazionale».

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