Corriere dello Sport

Rendi la tua esperienza speciale

Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Altri Sport

Stadio

Foto

Video

Corriere dello Sport

LIVE

Lazio, Sarri chiede l'ultimo sprint per l'Europa

I biancocelesti occupano il sesto posto in classifica: l'allenatore non può e non vuole fallire le quattro gare finali

ROMA - Si può, si deve. «Abbiamo messo tutto in partita», aveva detto dopo il Milan. E Sarri ha chiesto a tutti i suoi giocatori di continuare a impegnare anima e corpo nelle ultime quattro partite di questa volata, una riffa ingarbugliata, da vivere dentro una classifica che è una bolgia. Mau l’ha fatto soprattutto ieri, dopo i recuperi di mercoledì sera. La Fiorentina è crollata di nuovo, l’Atalanta ha sbattuto contro il Toro. La Lazio è rimasta sesta (a pari merito con la Fiorentina) a quota 56, a meno 2 dalla Roma (quinta). Le partite ora sono 34 per tutti. Prima lo Spezia fuori, poi Samp (all’Olimpico), Juve (in trasferta) e Verona (in casa). E’ il calendario che aspetta la Lazio e per riuscire a centrare più vittorie possibile servirà ritrovare una difesa bunker.

I numeri

Dal derby in poi i biancocelesti hanno sempre incassato gol e questo aspetto non può essere legato a ricorrenze liquidate, esclusivamente, alla voce fatalità. La striscia è aperta. E’ successo anche contro il Sassuolo (2-1), il Genoa (1-4), il Torino (1-1) e il Milan (1-2). Eppure la Lazio, prima del derby, aveva tenuto la porta inviolata in sei partite su otto: contro Salernitana, Atalanta, Fiorentina, Bologna, Cagliari e Venezia. I gol erano stati subiti contro Udinese (1-1) e Napoli (1-2). Sarri deve blindare di nuovo il reparto, nelle cinque partite in cui i biancocelesti hanno preso gol hanno vinto solo due volte (contro Sassuolo e Genoa), per il resto si sono contati due sconfitte e un pareggio. Sarri maledice i minuti dopo il 90’ e chiede massima attenzione perché lo Spezia anche contro il Toro fuori casa (2-1) sabato scorso ha segnato un gol nei minuti di recupero (il 18% delle reti complessive dei liguri sono arrivate dopo il 90’, sei su 34, è la percentuale più alta della Serie A).

Le trasferte

Mau riparte dallo Spezia, da una trasferta. All’Olimpico i biancocelesti hanno vinto solo 4 delle ultime 11 partite, fuori casa invece hanno vinto 4 delle ultime sei sfide (tanti successi quanti nelle precedenti 16 trasferte): contro Salernitana, Fiorentina, Cagliari e Genoa. Per il resto si sono registrati un pareggio contro l’Udinese e una sconfitta contro la Roma (in casa da calendario). Sarri ha bisogno di vincere, dopo le sconfitte ci sono state spesso le giuste reazioni, vero com’è che i biancocelesti solo una volta sono caduti due volte di fila (contro Juve e Napoli all’andata, a novembre). Mau ha tutto il gruppo a disposizione tranne Pedro, ancora fermo. Per domani conta di confermare la coppia Patric-Acerbi in difesa, li ha provati ieri. Lazzari giocherà a destra, a sinistra sarà rilanciato Marusic. Milinkovic, Leiva e Luis Alberto sono pronosticati a centrocampo a meno che il tecnico non decida di rilanciare Cataldi. Il tridente è obbligato: Felipe Anderson, Ciro e Zaccagni. In panchina, sempre più relegati, ci saranno Cabral, Moro e Romero. Il primo non gioca da Udinese-Lazio del 20 febbraio, entrò in corsa, non s’è più visto. Raul Moro è sparito dai radar, l’ultima volta che è entrato era il 12 febbraio, si giocava a Bologna. Luka Romero nelle ultime sette partite ha trovato spazio (si fa per dire) contro Cagliari (5’), Roma (25’) e Torino (5’). Servono anche forze fresche, senza l’aiuto di Pedro possono essere d’aiuto tutti. Sarri chiede una scossa a Felipe Anderson e Zaccagni, forse dovrebbe pescare di più in panchina quando loro due steccano.

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi