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Lazio, niente rotazioni a tavolino: come Sarri gestirà il turnover

Sarà naturale e non studiato in anticipo. Dubbio tra i pali per l’Europa League

ROMA - La missione principale di Sarri: gestire l’inerzia positiva dello show con l’Inter. Ci stava pensando venerdì notte nella pancia dell’Olimpico, parlando del tema più dibattuto e ricercato nella passata stagione, la mancanza di continuità. La Lazio, anche nelle stagioni più belle, è stata abituata a guardarsi allo specchio, risucchiata nel vortice di black-out inspiegabili. Crolli mentali, non solo fisici o atletici, per carenza di alternative. Sarri e Lotito, ricostruendo la squadra, hanno cercato di ringiovanire la rosa, di allungare la panchina, studiando la doppia soluzione per ogni ruolo nel 4-3-3, e di aggiungere esperienza internazionale e personalità con Romagnoli e Vecino, non a caso inserito subito nella mischia.

PANCHINA

Quanto sia decisivo disporre di alternative di livello, si è capito nell’ultima mezz’ora con l’Inter, quando sono entrati Luis Alberto e Pedro. Ora sono finite le settimane “piene” di allenamento e si comincerà a giocare ogni tre giorni. Una full immersion sino a metà novembre con l’unica sosta programmata tra venti giorni per gli impegni di Nations League dell’Italia con Inghilterra e Ungheria. Sarri, già alla vigilia della partita con l’Inter, ha chiarito il suo pensiero. «Non credo alle rotazioni programmate nell’arco dei dieci o quindici giorni, anche perché può capitare un infortunio e mandare all’aria quanto avevi studiato. Penso sia inutile. Le rotazioni avverranno in modo naturale, calcolando la stanchezza e le caratteristiche della partita».

CONTINUITA'

In una fase così delicata della stagione, per sfruttare l’abbrivio, bisognerebbe toccare il meno possibile. Puntare sulla continuità e sulle scelte che hanno pagato, in termini di punti e di prestazione, nelle prime tre giornate di campionato. E’ possibile sia la tentazione di Sarri. Ieri mattina l’allenamento a Formello, oggi pomeriggio la ripresa. Non sono segnalate defezioni, sono tutti disponibili per la trasferta di Marassi. Peraltro dall’Inter alla Samp, mercoledì (ore 18,30) intercorrono quattro o cinque giorni. C’è il tempo per recuperare le energie. Vedremo cosa deciderà il tecnico di origine toscana. Certo ora si comincia a giocare senza respiro e di sicuro, magari pensando alle esigenze delle partite, forse qualche calcolo verrà fatto. Perché 72 ore dopo la Samp, all’Olimpico si presenterà Spalletti. E non è ipotizzabile che giochino sempre gli stessi undici. Sarri cambierà per la Samp o per il Napoli?

CICLO

Ecco l’interrogativo su cui girerà l’avvicinamento alla sfida con i blucerchiati, sapendo che ci sono due o tre ruoli in cui l’alternanza non prevede scossoni. Pedro o Zaccagni sulla fascia sinistra, Vecino o Basic sulla linea mediana, la tendenza ad alternare Luis Alberto e Milinkovic, mettendoli insieme solo quando c’è da recuperare o indirizzare il risultato (come è successo con Bologna e Inter). Il ciclo sino alla prossima sosta prevede l’impatto nel girone di Europa League con il Feyenoord all’Olimpico (subito il confronto diretto) e la trasferta in Danimarca con il Midtyilland in una settimana che si aprirà con il Verona e si chiuderà a Cremona. Occasioni in cui Marcos Antonio e Gila dovranno cominciare a trovare coraggio e confidenza. Un rebus tra i pali: in Europa rivedremo Maximiano o Sarri andrà avanti con Provedel?

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