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La Lazio in Europa va a caccia della centesima festa

Nella storia europea del club 99 vittorie in 221 partite. Il primo successo in Coppa Uefa nel settembre 1973 con il Sion: tripletta di Chinaglia. L’ultimo a Mosca con Immobile

ROMA - La prima risale al 19 settembre 1973, stadio Olimpico: 3-0 al Sion in Coppa Uefa, tripletta di Chinaglia. Era la stagione che avrebbe proiettato la banda Maestrelli verso lo scudetto. L’ultima è datata 24 novembre 2021, Europa League: 3-0 a Mosca, doppietta di Immobile su rigore e Pedro per schienare i russi della Lokomotiv. Battendo gli olandesi del Feyenoord domani sera Sarri e i suoi giocatori centrerebbero la centesima vittoria europea nella storia della Lazio. Appuntamento rinviato con il Galatasaray, all’ultima del girone (passata edizione), e nel doppio spareggio di accesso agli ottavi con il Porto. Un romanzo lungo oltre cinquant’anni, nel segno della simbolica staffetta tra Long John e Ciro, fissando l’inizio dell’epoca moderna con la Coppa delle Fiere del 1970/71: 2-2 con l’Arsenal all’Olimpico (doppietta di Chinaglia), 2-0 per i Gunners nel ritorno a Londra.

Lazio, i trionfi

Il conto totale, rivisto e aggiornato dopo le diverse imprecisioni riscontrabili sul web, dice 99 vittorie, 59 pareggi e 63 sconfitte in 221 partite distribuite tra Champions (vecchia e nuova), Coppa Coppe, Uefa, Coppa delle Fiere, Intertoto, Europa League e Supercoppa Europea, richiamando il successo dell’estate 1999 con il Manchester United di Ferguson (gol di Salas), punto più alto nella storia europea del club e della gestione Cragnotti. Eriksson, pochi mesi prima a Birmingham, aveva condotto i biancocelesti al successo nell’ultima edizione della Coppa delle Coppe e nel maggio successivo avrebbe soffiato lo scudetto alla Juve nell’overtime dell’ultima giornata di campionato. Un biennio memorabile e irripetibile.

Sarri primatista

Sarri è l’unico allenatore italiano ad aver vinto l’Europa League nel 2018/19, quando era alla guida del Chelsea. La Lazio è il club italiano con il maggior numero di presenze nella competizione: 84 partite a partire dal 2009/10, prima edizione del nuovo torneo (subentrava all’Uefa) e delle 9 partecipazioni del club di Lotito, iscritto con regolarità e mai arrivato oltre ai quarti di finale (con Petkovic nel 2013 e con Inzaghi nel 208). Mau proverà a trascinare la squadra biancoceleste oltre l’ostacolo, cercando di durare il più a lungo possibile. Nella passata stagione il doppio confronto con il Galatasaray fece la differenza, condannando la Lazio al secondo posto e all’incrocio con Sergio Conceicao nel turno di febbraio. Si contano 84 partite e non 78, come segnalato da Opta, considerando anche i turni preliminari (con Ballardini nel 2009, con Reja nel 2011, con Petkovic nel 2012: 5 vittorie e 1 sconfitta), a tutti gli effetti presenze europee. Davanti c’è solo il Villarreal a quota 94. La Lazio potrà raggiungere e superare gli spagnoli (iscritti quest’anno alla Conference) a patto di superare il girone e andare avanti almeno per altri due turni a eliminazione diretta. Lotito così diventerebbe in Europa il presidente del club con più partite nella manifestazione.

Lazio in Europa, i ricavi

Fondamentali i ricavi. Quelli già garantiti sono dovuti alla qualificazione al girone (3,6 milioni) e alla quota di coefficiente calcolata in base al ranking Uefa: la Lazio è quarta tra le partecipanti e percepirà 3,8 milioni. I premi partita per l’edizione entrante prevedono 630 mila euro a vittoria e 210 mila in caso di pareggio. Il market pool verrà calcolato dall’Uefa a torneo finito. Lotito, nella scorsa edizione, ha portato a casa circa 15 milioni.

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