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Lazio, Cancellieri alla prova del 9: la soluzione di Sarri

Se Immobile non recupera, domenica toccherà all’ex Verona, preso in estate come vice centravanti: sarebbe il debutto da titolare

ROMA - Chiamatela prova del 9. Test di controllo, semplice ma non infallibile, racconta la definizione. Se Immobile non dovesse recuperare, domenica all’Olimpico toccherà a Matteo Cancellieri. Sarebbe il debutto da titolare per l’ex Verona, appena rientrato a Roma dalla trasferta azzurra di Budapest. Lo suggeriscono la logica, il buon senso e anche l’allenamento di ieri pomeriggio a Formello, quando la Lazio ha ripreso la preparazione in vista della partita contro lo Spezia: il ventenne, romano di San Giovanni, agiva al centro dell’attacco.

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Sarri, le soluzioni

Cancellieri, non senza sorpresa, era stato acquistato a fine giugno dal ds Tare con l’idea di farne il vice Ciro e così si è allenato quasi due mesi, salvo entrare da esterno d’attacco, il suo vero ruolo, tutte le volte in cui Sarri ne ha avuto bisogno per allungare le rotazioni con Zaccagni, Pedro e Felipe Anderson. Sarebbe strano, anzi paradossale, se Matteo domenica non riuscisse a giocare nel caso in cui dovesse essere risparmiato Immobile. Significherebbe sconfessare il mercato (e sin qui niente di clamoroso: è successo spesso a Formello, con tanti allenatori) ma anche il lavoro estivo e l’investitura di cui si è parlato spesso. Si tratta di un giovane su cui la Lazio ha speso 7 milioni più 1,5 di bonus. Un talento di prospettiva e di interesse nazionale. Certo Sarri potrebbe valutare un’altra soluzione, puntando sui tre giocatori più rodati e formati. Se sta bene, quasi mai rinuncia a Pedro. E in estate ha provato anche Felipe centravanti. In più c’è Zaccagni. Nella passata stagione è successo che lasciasse fuori Muriqi (o Cabral nel girone di ritorno) per giocare senza centravanti o con il cosiddetto “falso nueve”.

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Lazio, occasione Cancellieri

Questa, però, sembra un’occasione ideale, forse unica, per verificare l’adattabilità al ruolo di Cancellieri e di conseguenza “allungare” la panchina. Perché se il test funzionasse, Mau e la Lazio potrebbero gestire con respiro superiore le energie e le risorse, a maggior ragione mettendo in fila i dodici impegni (tra campionato ed Europa League) dal 2 ottobre al 13 novembre. E’ inimmaginabile che Ciro possa giocarle tutte a tempo pieno. Un cambio ci vuole. Rispetto alle precedenti stagioni, non ci sono più Muriqi e Caicedo. Per quanto in difficoltà o criticato, il kosovaro ogni tanto entrava. La prova del 9 vale con lo Spezia (se Ciro resterà fuori) e per dirimere, una volta per tutte, il rebus dell’attaccante di scorta con sguardo al mercato invernale. Già da novembre, se Lotito vorrà continuare a stupire e investire, bisognerà pianificare la strategia utile a restare in corsa su tutti i fronti, come auspicano a Formello. E allora è bene andare alla verifica con Matteo, che era e resta un ottimo acquisto, in grado di alternarsi sulla fascia destra a Felipe.

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Cancellieri e la Nazionale

Sarri a giugno aveva chiesto alla società Caputo o una punta centrale di ruolo. Durante l’estate è stato conquistato dalle doti di Cancellieri, di cui apprezza le progressioni, le qualità tecniche e il piede sinistro. Si è anche sbilanciato. Pensa possa muoversi da centravanti, semmai teme che l’alternanza di allenamenti e di impiego (punta centrale/esterno) ne rallenti il percorso di crescita, ma le prove sono state limitate alle amichevoli estive. Servono le partite vere. Ecco perché lo Spezia diventa un banco di prova attendibile. Matteo a Budapest ha preso posto in tribuna, come era accaduto a San Siro contro l’Inghilterra, ma fa parte del nuovo gruppo della Nazionale, è rimasto nel giro. Mancini e lo scouting di Coverciano lo considerano esterno d’attacco. Dal punto di vista tattico non deve temere. La conversione azzurra alle due punte potrebbe favorirlo nel percorso da futuribile attaccante centrale.

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