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Lazio, il monito di Sarri: Lecce vuol dire rivincita

Marco Rosi / Fotonotizia

La sfida con i pugliesi è un passaggio chiave, il tecnico vuol archiviare le due sconfitte con le milanesi

ROMA - Fame di punti e voglia di riscatto. Ci sono i colori giallorossi che portano alla mente la rivalità cittadina, ma anche le due sconfitte con Inter e Milan a San Siro nelle ultime tre partite e una voglia di rivalsa che va avanti da mesi. Tanti motivi che di sicuro faranno sì che domani la Lazio non corra il rischio di sottovalutare il Lecce, prossimo avversario. Non lo avrebbe fatto a prescindere, perché in questo momento conquistare tre punti è di vitale importanza, non solo per i biancocelesti in ottica Champions, ma anche per i pugliesi in piena lotta per non retrocedere.

Riscatto

In questo caso c'è però un incentivo supplementare che spingerà Sarri a dare maggiore considerazione alla squadra guidata da Marco Baroni, ed è la sconfitta del match d'andata, quella con la quale si era aperto il 2023 laziale. Era il primo incontro dopo la lunga sosta del Mondiale invernale in Qatar, c'era stato molto tempo dunque per prepararsi e arrivare pronti all'impegno, con settimane di lavoro sia dal punto di vista atletico, sia per quanto riguarda l'aspetto tattico. Eppure, dopo il vantaggio di Immobile al 14', i biancocelesti si erano lasciati rimontare nella ripresa dalle reti di Strefezza e Colombo, uscendo dal Via del Mare con zero punti. Ad oggi quel ko resta l'unico di Sarri contro le neopromosse affrontate nelle sue due stagioni a Roma: l’anno scorso erano arrivate cinque vittorie e un pareggio contro Empoli, Salernitana e Venezia, quest’anno al momento si contano tre successi e una sconfitta negli incroci con Cremonese, Lecce e Monza, in attesa delle partite di ritorno contro i pugliesi, appunto, e i grigiorossi. Due match che si disputeranno allo Stadio Olimpico, un altro motivo in più per fare in modo di ottenere 6 punti d'oro (dei 12 ancora disponibili) in ottica corsa Champions.

Ritorno

Servirà la miglior Lazio, però, per riuscirci, una squadra capace di migliorarsi rispetto a quanto raccolto nel girone d'andata contro le avversarie che affronterà nelle restanti gare di campionato. Estendendo il ragionamento oltre il Lecce, infatti, le partite successive saranno con l'Udinese in trasferta, con la Cremonese in casa e, all'ultima giornata, con l'Empoli al Castellani. Prima del giro di boa del torneo, contro queste quattro squadre i giocatori di Sarri avevano ottenuto appena 5 punti, frutto della vittoria a Cremona (4-0) e dei pareggi casalinghi con bianconeri (0-0) e toscani (2-2). Considerando che ad oggi (senza considerare potenziali variazioni di classifica della Juventus) di punti ne occorrono 9 per raggiungere la matematica qualificazione in Champions (6 o 7 se il Milan non dovesse vincere con la Vecchia Signora all'Allianz Stadium alla penultima giornata), vuol dire che la Lazio è chiamata a un rendimento più proficuo dal punto di vista dei risultati in questo rush finale. Non sono ammessi passi falsi a partire da domani con il Lecce.

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