Si stanno allontanando sempre più l’uno dall’altro. La linea di frattura che sta incrinando il rapporto Lotito-Sarri o Sarri-Lotito si sta ampliando e non è solo una questione di risultati. Dietro ai malesseri c’è molto più dell’eliminazione dalla Champions, da mettere in conto, pesano differenze di vedute e risentimenti, punzecchiature, anche instabilità di spogliatoio, il tutto è da leggere come sinistri auspici sul futuro di questo matrimonio. L’idiosincrasia ormai è conclamata nonostante le parole di facciata, servono da apparente copertura, sono soprattutto quelle del presidente: «Nessuno ha mai messo in discussione Sarri». Sarri, a Firenze, era tornato a pungere sul mercato: «Non ho fatto io il mercato, ognuno si prenda le sue responsabilità». A Monaco ha passato la patata bollente a Lotito: «Ciclo finito? Può anche darsi. Sul futuro la considerazione è da fare con la società, non lo so. Ho ancora un anno di contratto per la prossima stagione anche se i contratti lasciano il tempo che trovano». E’ il senso della sua solitudine. Un ciclo nuovo come andrebbe aperto e investendo quanto? Sarri ha ben capito che sul mercato non ha forza e che Lotito e Fabiani continueranno ad esserne i registi.
Corriere dello Sport
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