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Lazio shock, nuovo infortunio per Vecino: le sue condizioni e le alternative

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Lazio shock, nuovo infortunio per Vecino: le sue condizioni e le alternative BARTOLETTI

L'uruguaiano aveva provato a rientrare in vista dell'Inter, ma ora la lesione è più profonda: Baroni e società riflettono sul futuro

ROMAUna tegola pesantissima sulla testa di Baroni: Vecino rischia un lungo stop, da un minimo di un mese a un massimo di due. La prognosi dipende dalla diagnosi, non ancora comunicata ufficialmente: lesione tra il secondo e il terzo grado o interessamento di un tendine. Queste le indiscrezioni, sarà la Lazio a fare chiarezza. C’è preoccupazione, questo è certo. L’uruguaiano è fuori dal Ludogorets, era il 28 novembre. Si era fermato per una lesione di basso grado al flessore della coscia sinistra. Ha saltato cinque partite (Parma, Napoli due volte, Inter e Ajax). Aveva provato a rientrare per la sfida con i nerazzurri, il tentativo è fallito. E’ probabile che si sia trattato di una ricaduta, non è ancora chiaro, è certo che si è fatto male ancora più pesantemente di prima. Vecino è sicuramente fuori per Lecce, Atalanta, derby del 5 gennaio, Como, Verona e Real Sociedad (23 gennaio). Se lo stop fosse di più di un mese salterebbe tutto il mese di gennaio, nel caso più grave sarebbe a rischio anche il mese di febbraio. Si devono attendere le comunicazioni della Lazio per avere diagnosi e prognosi precise. Il ko stravolge i piani tecnici, condiziona i piani di mercato. Il centrocampo era già sotto stress per via dell’assenza dell’uruguaiano, dato vicino al rientro. Ma a differenza di Romagnoli (out con l’Inter), Gigot e Gila (usciti con l’Inter) non s’è mai visto in campo in settimana. 

Lazio, falla a centrocampo

Il ko di Vecino toglie a Baroni un pezzo da novanta. Il centrocampo è sotto stress ed è sotto numero, oggi ancora di più. Guendouzi e Rovella sono soli, costretti a giocare e rigiocare soprattutto quando uno dei due manca. Dele-Bashiru è in crescita, per quanto con l’Inter si sia visto solo nel finale rispetto alle prestazioni col Napoli e con l’Ajax. Avrà nuovo minutaggio. Castrovilli s’è visto 7 minuti in Coppa Italia e 9 contro l’Inter. Era già a rischio partenza a gennaio per fare spazio ad un over 22. Se restasse fino a giugno non ci sarebbe altra soluzione che tesserare under 22. I piani vanno rivalutati. Una prima decisione sarà presa nelle prossime ore. In attesa del mercato si possono fare solo switch con uno dei giocatori fuori rosa. E’ rimasto Basic tra i centrocampisti perché Akpa-Akpro è promesso al Monza, ci andrà in prestito e si libererà a fine stagione, è in scadenza a giugno. Lo switch era stato evitato con Castrovilli a novembre, prima e dopo l’operazione al menisco. Torna tutto in ballo.  

Lazio, gli scenari futuri

Baroni contava sul rientro di Vecino per risistemare il centrocampo, riorganizzare il turnover e ripotenziare la squadra aggiungendo un giocatore multiruolo come l’uruguaiano. Fa la differenza a centrocampo e aggiungendosi all’attacco, svettando sui palloni alti, andato al tiro, favorendo assist e gol. Si sa quanto sia cruciale nei meccanismi. Adesso va individuata la strategia migliore per ovviare all’assenza con meno danni possibili. Facile, a parole. Lo stop s’intreccia alla posizione di Castrovilli, potrebbe essere rivalutata. Di certo, adesso più che mai, l’ex viola è chiamato a dare risposte di affidabilità fisica. E’ carico, s’è rialzato per la terza volta, si sente pronto per giocare, aspetta una chance vera. Baroni non l’ha mai mollato, gli ha sempre fatto sentire fiducia, l’ha sempre spinto a crederci. E’ il momento di trasformare le parole in fatti, è obbligato a farlo anche perché bisogna capire una volta per tutte se Castrovilli può essere un acquisto in corsa o no. 

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