Come non smarrirsi su un’altalena che un giorno ti spinge su e un giorno ti spinge giù, un giorno dentro la porta e un giorno fuori, che ti divinizza e sconsacra? Sull’altalena si sono trovati Provedel e Mandas dall’estate e le oscillazioni che hanno deciso il loro utilizzo, e certe continue chiacchiere su avvincendamenti e successione futura, forse non hanno fatto bene ad entrambi. Sull’altalena si ritrovano ancora di più oggi. Un destino carogna sembra essersi accanito contro Provedel, fatalità e errori umani si sono susseguiti nelle ultime partite. Baroni, dopo il Napoli, ha ribadito le gerarchie: «Le ho dette all’inizio. Provedel è il portiere titolare», ha controbattuto facendo intendere che non sarebbero stati decisi cambi a Venezia. Parole che attendono conferma. Proprio ad inizio stagione, prima dell’esordio in Europa League, il tecnico aveva detto una frase simile salvo far giocare Provedel solo nella prima gara contro la Dinamo Kiev. Dopo, in Coppa, ha giocato sempre Mandas. A Formello, nella disamina post-Napoli, s’è aperta un’ampia riflessione sul pareggio beccato dopo il rinvio affrettato di Provedel, sempre pronto a prodigarsi in fase di costruzione offrendo soluzioni ponte per gli attaccanti nelle partite più bloccate. Baroni, non è un segreto, spesso gli chiede di lanciare lungo, una giocata come quella di sabato (al di là dell’esecuzione imprecisa) è nelle corde del numero uno della Lazio. Pochi portieri calciano a occhi chiusi come lui. Il tecnico ha risposto così al quesito che lo coinvolgeva come ispiratore della mossa: «Dobbiamo lavorare e migliorare, c’è da crescere perché è chiaro che in alcune partite queste situazioni dobbiamo gestirle meglio. Passa tutto dal lavoro», la risposta generica, elusiva.

Mandas attende di prendersi la Lazio

Vive di attese Mandas. Il rinnovo è promesso (ingaggio da circa 800 mila euro), ma non ancora firmato. Altra matassa che avviluppa storie. In città c’è Vryzas, il manager greco del portiere, magari è la volta buona. Per tornare al campo, neppure Mandas è stato esente da critiche dopo le ultime partite europee, successive all’exploit. Le esitazioni nel palleggio, qualche uscita imprudente, avevano spinto qualcuno a invocare il rientro di Provedel in Coppa. Adesso c’è chi la pensa al contrario. Tocca sempre a Baroni l’ultima parola. Sabato c’è il Venezia, martedì si giocherà a Milano contro l’Inter, domenica sempre a San Siro contro il Milan. Il 6 e il 13 marzo ci saranno in ballo gli ottavi di Europa League. E’ normale chiedersi chi e dove giocherà visto che le tre competizioni si svolgeranno ogni tre giorni ad intervalli regolari: campionato, Coppa Italia, campionato, Europa. Baroni non ha ancora svelato mosse, niente prove neppure ieri, forse inizieranno oggi. E’ già alle prese con i cambiamenti forzati in attacco e l’altalena dei portieri è un pensiero in più. Altalene da sempre pericolose nella Lazio, gli eroi di ieri diventano gli antieroi di oggi.