L e prove disordinate di Baroni possono tradire il bluff e rivelare le carte: Mandas titolare, Provedel in panchina anche se ieri s’è visto Provedel nella prima Lazio, Mandas in quella opposta. Andando ancora indietro, mercoledì i due erano stati alternati nella stessa porta. E’ un disordine voluto. Il ribaltone è stato deciso e sarà chiaro nella rifinitura di oggi salvo sorprese che sarebbero contraddittorie stando a quanto è stato predisposto. Giocherà Mandas a Venezia. Baroni, autosmentendosi dopo Napoli («il titolare è Provedel»), rilancerà il portiere greco e potrebbe tenerlo in porta anche a Milano contro l’Inter. Dunque giocherebbe solo lui la prossima settimana e se tutto filerà liscio anche in Europa League. A Provedel verrebbe concesso un periodo di riposo. Baroni oggi non spiegherà la sua decisione perché neppure alla vigilia di Venezia sarà in sala stampa. Bocca cucita e denti stretti fino a domani. Alle 13 è previsto il sorteggio europeo, l’allenamento è fissato prima (alle 11), poi si partirà di corsa per Venezia. Buona scusa.
Il rischio di Baroni con il dubbio portiere
Baroni si prende un bel rischio alla vigilia di due settimane da batticuore, si giocherà tutto su tre fronti. Non è un semplice cambio, il cambio di Provedel. Pesa perché è sempre stato un riferimento dentro e fuori dal campo. Pesa perché Mandas non è che abbia così impressionato nelle ultime partite europee, a lui l’augurio di confermare quanto di buono fatto vedere nel finale dell’anno scorso: reattività, esplosività, salvataggi. Pesa perché arriva a poco meno di un anno dal rinnovo. Provedel era all’apice della venerazione, è seguita un’estate in cui è diventato bersaglio di trame, ma qui il discorso diventerebbe più ampio. Provedel non era certo all’apice della forma psicofisica nell’ultimo periodo e Baroni non se l’è sentita di proseguire con lui. Riparte dal Venezia con un nuovo portiere ed è da qui che darà l’assalto a quarto posto, Coppa Italia ed Europa League. Il tecnico è convinto di riuscire a reggere l’urto degli assalti lanciati dalle rivali per il quarto posto e dai big match che lo aspettano. Lo farà con una Lazio diversa da quella di ieri in alcuni uomini, mentre ne costruisce una con portiere e centravanti nuovi stando al cambio tra i pali e all’infortunio di Castellanos (un altro secondo grado). Vecchie certezze, nuovi rischi. Del resto la Lazio è da sempre un po’ così, in alcune dinamiche assomiglia ad un’impresa di demolizioni e ricostruzioni.