Parma, Empoli, Juventus, Inter e infine Lecce. Eccole qui le ultime cinque fatiche della Lazio di Baroni per provare a conquistarsi un posto in Champions la prossima stagione. Cominceranno lunedì all’Olimpico contro i ducali, fino ad arrivare al clou del rush finale di stagione: le sfide con bianconeri e nerazzurri. Con i primi, oggi, sono a pari punti, mentre una sola è la lunghezza dal quarto posto ricoperto dal Bologna, per questo Baroni, così come tutto l’ambiente, credono nella possibilità di giocarsi la competizione europea più importante il prossimo anno. E per farlo i biancocelesti si affideranno ai quattro tenori della rosa: da Castellanos a Dia, passando per Rovella e Guendouzi. Con loro in campo é un’altra Lazio e la gara di Marassi contro il Genoa è stata solo l’ultima dimostrazione.
Lazio, che numeri con i Fab Four
Che alla Lazio fosse mancato tanto Castellanos era evidente a tutti. È bastato vedere come la squadra di Baroni sia cambiata con il suo ritorno da titolare. Buona prestazione nel derby (macchiata solo dalla disattenzione sul gol di Soulé), impresa sfiorata contro il Bodo Glimt (sfumata ai rigori) e vittoria contro il Genoa in campionato. Ma il centravanti argentino non è l’unico fattore a incidere perché Baroni ha strutturato la sua Lazio affinché giochi bene con i due nove, quindi affiancandogli Dia, e venendo sorretta a centrocampo da Rovella e Guendouzi. In 12 partite di campionato con loro quattro titolari sono arrivati 31 dei 59 punti fatti finora (la media è di 2,5 punti e gara). A questo dato va aggiunto il successo in Europa League contro la Real Sociedad. E così in totale, con quella di mercoledì a Marassi, sono 11 le vittorie stagionali biancocelesti con i quattro tenori schierati dall’inizio, più il pareggio col Milan alla terza giornata. L’unica sconfitta è quella arrivata con l’autogol di Gila contro la Juventus. Ma è chiaro che le speranze Champions passino dai loro piedi.