Cinque giornate alla fine, un punto dalla Champions e un motore in più, a sinistra, per la corsa al quarto posto. La Lazio ha ritrovato infatti Luca Pellegrini dopo una stagione di alti e bassi, quasi da montagne russe. Parte forte, poi si perde e finisce fuori lista e ora sembra di nuovo imprescindibile, sfruttando anche l’infortunio di Tavares che gli spiana la strada verso una maglia da titolare come successo nel derby e a Marassi contro il Genoa. Due gare nelle quali Luca ha ripagato la fiducia di Baroni con due ottime prestazioni, riempite con numeri più che confortanti. Per questo adesso restano altre cinque gare per conquistare, non solo la Champions, ma anche il suo futuro con la Lazio che potrebbe riscattarlo dalla Juventus per una cifra vicina ai quattro milioni.
Pellegrini, la fiducia di Baroni e i numeri di Luca
Nella rinascita di Pellegrini ci sono tanti fattori e la componente psicologica non è sicuramente da trascurare. Il ragazzo si è affidato anche alla guru delle mental coach, quella Nicoletta Romanazzi che tra gli atleti che segue ha anche un certo Marcell Jacobs. Poi c’è il campo e un atteggiamento diverso rispetto a quando Baroni lo mise fuori dalla lista Uefa a febbraio. “Non è una porta chiusa - disse all’epoca il tecnico biancoceleste -. Anzi, è una porta aperta, voglio vedere ogni giorno quella voglia e determinazione di rientrare in gruppo. E la mia stima verso Luca l’ho già dimostrata perché nei suoi sette campionati sono il secondo allenatore ad avergli dato più fiducia”. Parole che sono servite da stimolo per una rinascita proseguita a Marassi e da certificare nelle ultime cinque partite. Contro il Genoa la sua precisione nei passaggi è stata pari all’82,1%, mentre in generale nei passaggi progressivi, quelli che avvicinano l’azione alla porta, è tra i migliori in Europa (5 a gara). Nelle sue 18 presenze da titolare, invece, ha una media di 2,88 azioni da tiro a partita, poco sotto gente come Dimarco. Insomma, dati da titolare ma da confermare da qui a fine stagione.