Tutto, o quasi, in una serata. Lazio e Juventus si giocano una fetta importantissima, quasi decisiva, per la corsa al quarto posto che vale la qualificazione alla prossima Champions League. Mentre gran parte del Foro Italico sarà concentrato sugli Internazionali di tennis (dove in serata debutterà anche Jannik Sinner), allo stadio Olimpico sono in palio tre punti pesantissimi per la classifica di Serie A. I biancocelesti arrivano all’impegno forti della vittoria sul campo dell’Empoli, mentre i bianconeri sono all’ennesimo esame contro una diretta rivale, dopo aver pareggiato contro Roma e Bologna nel giro di poche settimane. Ad aggiungere ulteriore pepe alla sfida è il fatto che per entrambe le squadre, per motivi diversi, la partita dell’Olimpico rappresenta un tabù.
Lazio, numeri neri all’Olimpico
Solitamente, giocare davanti al proprio pubblico porta un vantaggio importante alla squadra di casa. Non a caso si parla di dodicesimo uomo in campo, riferendosi alla spinta che una squadra può ricevere dai tifosi. Ebbene, questo fattore sembra non funzionare con la Lazio, che ha pareggiato le ultime cinque partite giocate all’Olimpico. L’ultima vittoria risale al 5-1 del 9 febbraio contro il Monza. Da allora, solo punti persi che hanno pesato molto sulla caccia alla Champions (e senza considerare l’uscita di scena ai rigori contro il Bodo/Glimt in Europa League). Per questo, contro la Juventus è davvero un’ultima spiaggia. Ma servirà interrompere anche la statistica negativa di Baroni, che non ha mai vinto contro i bianconeri, ottenendo cinque sconfitte e un pareggio nei sei precedenti.
Tudor e il mal da trasferta
Se Baroni non sorride, nemmeno Tudor può farlo. Il tecnico croato ha sicuramente risollevato le sorti della Juventus, tamponando le falle lasciate dalla gestione Motta e portando a casa 11 punti su 18 disponibili nelle sei partite in cui era in panchina. Però, i bianconeri, con il nuovo allenatore, non hanno ancora assaporato i tre punti in trasferta. Ai già citati pareggi con Roma e Bologna (in cui la Vecchia Signora si è sempre fatta rimontare), infatti, c’è da aggiungere la pesante sconfitta al Tardini contro il Parma. Insomma, anche in questo caso c’è una tendenza da invertire.
La Lazio cerca “vendetta”
La Lazio cercherà anche di vendicare la sconfitta dell’andata del 19 ottobre, quando la Juventus vinse per 1-0 tra le polemiche. Il direttore sportivo Fabiani attaccò senza mezzi termini il Var, chiedendo uniformità di giudizio. Nel mirino era finito un colpo proibito rifilato da Douglas Luiz a Patric, non visto dall’arbitro Sacchi e non segnalato nemmeno dal Var. Era l’83’, e due minuti più tardi arriverà la beffa dell’autogol di Gila a decidere l’incontro. E chissà che proprio i ricordi di quella sconfitta non diano la spinta necessaria per ritrovare i tre punti all’Olimpico.