Era il 14 maggio del 2000 quando la Lazio di Sven Goran Eriksson si laureava campione d'Italia per la seconda volta nella sua storia, con un epilogo epico e una vittoria arrivata 'in differita' dopo il famigerato diluvio di Perugia in cui si sciolse la Juventus di Carlo Ancelotti. L'apice dell'era Cragnotti, che oggi il club di Claudio Lotito celebra un quarto di secolo dopo, con una serata di gala per festeggiare il 25° anniversario di quell'incredibile scudetto. Rivivi la diretta dell'evento e tutte le dichiarazioni...
23:20
Mancini e Favalli tagliano la torta
Taglio della torta da parte di capitan Favalli e di Mancini. Si chiude la serata con il capitano di oggi, Mattia Zaccagni, accompagnato da Provedel, Pellegrini e Provstgaard, ad unirsi ai festeggiamenti e Lotito a chiosare: "Bisogna non solo crederci, ma dimostrarlo.sul campo e di lavorare tutti insieme per raggiungerlo. Penso che questo avvicendamento generazionale sia da auspicio per i giocatori di oggi, che possano prendere esempio dai campioni del passato e battersi per quei valori indimenticabili che noi portiamo avanti dal 1900 in maniera immacolata".
23:12
Il saluto di Lotito: "Non c'è futuro senza passato"
Prima del taglio della torta, il saluto del presidente Lotito: "Il fatto che noi oggi siamo qui, significa che uno scudetto lo abbiamo vinto. Pensate che siamo la prima squadra a mandare la serata in diretta affinché possa essere seguita da tutti i tifosi laziali. Spero che possiate essere da esempio per i giocatori attuali. Certo voi eravate dei grandi campioni e forse ha ragione Mancini, avreste potuto vincere di più, ma i risultati dipendono anche dai fattori imponderabili. La vostra però era soprattutto una squadra viva, vera, che aveva determinazione e ferocia agonistica. Noi ci stiamo attrezzando per creare una società forte proiettata nel futuro, che però vuole preservare il suo passato. Se non ci fosse stato Cragnotti, non ci sarei stato io dopo. Noi non facciamo miracoli, ma stiamo creando le condizioni ideali per i vostri successori di fare bene in campo. Mi dicono dei campioni, ma noi vogliamo soprattutto giocatori che abbiano spirito di appartenenza".
23:01
I 'ragazzi' del 2000 sul palco per la foto di gruppo
Si chiude la serata 'Indimenticabili' per il 25° anniversario del secondo scudetto della Lazio: i protagonisti di quell'impresa presenti tornano sul palco per una foto di gruppo, tra scherzi e aneddoti, prima della torta e del saluto del presidente Lotito.
23:00
L'ultimo omaggio è per Sergio Cragnotti
L'apice della serata è un omaggio all'artefice di quella Lazio vincente, il presidente Sergio Cragnotti, celebrato con una clip emozionale che ne ricorda gli anni della "rivoluzione". Marcolin ricorda: "Con noi parlava poco, ma spesso ci ripeteva, 'ognuno di voi è presidente dell'azienda di se stesso', spingendoci a dare sempre il massimo. Ma il giorno dello scudetto lo vedemmo per la prima volta davvero felice".
22:56
"Sono le 18 e 4 minuti del 14 maggio del 2000..."
Riccardo Cucchi, storico ex radiocronista di 'Tutto il calcio minuto per minuto' e tifoso laziale, ripete 'live' la celebre frase di quel giorno: "Sono le 18 e 4 minuti del 14 maggio del 2000... la Lazio è campione d'Italia". Poi Cucchi ricorda quei momenti: "Per me, tifoso della Lazio, è stato un momento incredibile. Fino al ritorno da Perugia non sapevo fosse stata diffusa la mia cronaca all'Olimpico. Posso dire che se c'è un Dio del calcio, quel giorno fece la cosa giusta".
22:51
Mancini torna sul palco
Torna sul palco Roberto Mancini, preceduto dal video del suo giro di campo dopo Lazio-Reggina per salutare il pubblico biancoceleste e da una carrellata delle sue strabilianti giocate, e accompagnato dal coro dei suoi ex compagni di squadra: "Venivo dalla Samp dopo tanti anni, arrivato alla Lazio la mia speranza era quella di vincere il più possibile, soprattutto lo scudetto. Vincere sette trofei in tre anni è stato bello, ma avevamo praticamente due squadre entrambe fortissime, avremmo potuto vincere anche di più". Mancini racconta: "Il motto di Couto e degli altri era 'che ce frega tanto tornamo a Roma'... Per arrivare a certi traguardi serve anche la mentalità giusta". Su quella incredibile domenica, l'ex numero 10 ricorda: "Io ci ho sempre creduto, il momento in cui pensai che potevamo farcela è stato dopo la vittoria a Piacenza, perché non fu affatto semplice, ma lì pensai che potevamo riprendere la Juve".
22:43
Ci si avvicina al clou della serata: applauso per Nesta
Alessandro Nesta, non presente, ha comunque inviato un messaggio riportato dal conduttore e accolto dall'applauso della sala. Intanto si prosegue con il duello tra Lazio e Juventus, che arriva alle sue fasi decisive, con il famoso gol annullato a Cannavaro in Juve-Parma, che precedette l'ultima e decisiva giornata.
22:33
Il videomessaggio di Simeone
A seguire il collegamento con Veron, arriva anche il messaggio video inviato dal 'cholo' Simeone, che non poteva mancare in questa serata: "Ciao a tutti, volevo esservi vicino, sono passati tanti anni da quella giornata importante. Vi mando un grande abbraccio".
22:30
Veron si collega dall'Argentina
Il racconto della stagione arriva ad uno dei momenti decisivi per lo scudetto: quello del gol di Simeone in casa della Juventus sul cross di Veron. La vittoria che lanciò la rimonta della Lazio. Proprio la 'bruja' si collega dall'Argentina: "Saluto tutti tranne Mancini, che da piccolo mi ha maltrattato alla Samp". La replica del Mancio: "Ti ho fatto crescere. Quando Seba arrivò a Genova voleva tirare le punizioni, Sinisa mi guardò e mi disse: 'Questo o è matto o le tira meglio di me'". Poi Veron si fa più serio: "Scherzi a parte vi saluto tutti e sono felice di poter almeno condividere questo momento, non vi considero amici, ma fratelli. In quella squadra ci davamo forza l'uno con l'altro, fatta di campioni in campo e fuori e sostenuta da una società che sognava e faceva sognare. Tutti hanno dato il massimo per raggiungere l'obiettivo".
22:23
Fernando Couto scherza: "Ai nostri portieri mancava l'aria..."
A raggiungere Marchegiani e Ballotta è Fernando Couto, rimasto particolarmente attaccato ai colori biancocelesti: "Fare parte di questa storia mi rende orgoglioso, sono stati otto anni molto felici. Avevamo una grande squadra e una grande difesa, i nostri portieri faticavano a respirare, non passava neanche l'aria...".
22:21
Portieri protagonisti: Marchegiani e Ballotta
Preceduti dalle immagini del derby del 2000, nel quale l'uno subentrò all'altro, infortunatosi seriamente, arrivano sul palco i portieri dello scudetto: Marchegiani e Ballotta, che risulterà decisivo, sia in quella stracittadina con la Roma, sia nel decisivo match di Torino, quando la Lazio capì di poter rimontare la Juventus: "Mister Eriksson avrebbe dovuto guardare meglio...".
22:08
Momento dedicato a Sinisa Mihajlovic
Arriva uno dei momenti più sentiti della serata. Dopo la carrellata sul percorso in Champions League di quella Lazio e le immagini delle sue perle su punizione, inizia il lungo ricordo di Sinisa Mihajlovic. Accolto dal lungo applauso della sala, mentre sul palco arrivano la moglie Arianna, accompagnata dai figli Dusan e Nicholas. La signora Mihajlovic ringrazia emozionata: "Sono stati anni meravigliosi e indimenticabili".
21:48
"Gottardi gol storico, Ballotta decisivo"
Orsi rende poi onore a due dei volti meno conosciuti di quella Lazio: "Il gol di Gottardi che diede il là alla rimonta con il Milan in Coppa Italia nel '98 fu quello che diede inizio a tutta la serie di successi che arrivarono nei giorni successivi. Ballotta, quando prese il posto di Marchegiani infortunato, fu decisivo per la conquista dello scudetto".
21:46
Orsi rivela: "Quando Sven spostò Mancio a sinistra..."
Fernando Orsi, ex portiere della Lazio e poi nello staff tecnico di Eriksson, prima di diventare il vice di Mancini, rivela quale fu la svolta della stagione: "Sven, forse anche consigliato..., decise di cambiare, spostando Mancio a sinistra, inserendo Conceiçao a destra, con una sola punta e tutti centrocampisti incursori. Da lì cambiammo passo fino allo scudetto".
21:37
"Abbiamo vinto poco per il nostro valore"
Più in generale, su quella Lazio, Mancini ricorda: "Quella squadra forse ha vinto meno di quello che avrebbe potuto per il valore che aveva. Erano tutti grandi campioni. Meritavamo lo scudetto l'anno prima, lo vincemmo nel 2000. A volte il calcio è incredibile".
21:34
È il momento di Roberto Mancini
Accolto dagli applausi, sale sul palco Roberto Mancini, accolto dal video del famoso gol di tacco segnato al Parma: "Fu tutto merito di Mihajlovic, lui mirò su di me e io ci misi il tacco. Fu incredibile perché la settimana prima lo avevamo provato in allenamento. Sinisa era straordinario su tutti i calci da fermo, poi ci vuole anche un po' di fortuna". IL VIDEO DEL COMMENTO DI MANCINI
21:30
Citazione per il mister della Lazio Women, Grassadonia
Momento dedicato alla Lazio Women, oggi allenata da mister Grassadonia, che nel 2000 faceva il difensore del Cagliari e affrontò la Lazio alla prima giornata di campionato: "Fu una grande emozione giocare contro quei campioni, che alla fine riuscirono a vincere meritatamente lo scudetto. Ricordo l'atmosfera prima di quella partita, alla fine si dimostrarono i più forti di tutti".
21:27
Inizia il racconto della stagione 1999/2000
Dopo il prologo con i primi ospiti e una pausa musicale, si riprende, con l'inizio del racconto della stagione 1999/2000: le 'sette sorelle' tutte pretendenti al titolo: Juventus, Inter, Milan, Lazio, Roma, Parma e Fiorentina.
21:08
Il momento di Salas e Marchegiani
Prima di ripercorrere la stagione dello scudetto, la serata prende una piega amarcord con il ricordo dei successi che precedettero quella vittoria: prima fra tutte, la Supercoppa Europea conquistata contro il Manchester United degli 'invincibili' di Ferguson. Protagonisti furono il 'Matador' Salas, autore del gol vittoria, e Marchegiani, autore di una parta decisiva. Chiamati sul palco a ricordare quell'impresa. Per il portiere "quello fu il momento in cui tutti si accorsero della Lazio, ma va ricordato che arrivavamo già da un percorso quasi perfetto in Europa negli ultimi due anni con la vittoria in Coppa delle Coppe e la finale di Uefa persa con l'Inter la stagione precedente". Per il bomber cileno un aneddoto su Eriksson: "Non è più qui, ma ricordo che ci fu tensione tra noi prima di quella partita, perché ero partito dalla panchina... È stato uno dei momenti più importanti della mia carriera insieme al Mondiale, un successo storico. Grazie per l'invito e sono felice di far parte di questa grande storia".
21:01
Sul palco i tre calciatori più vincenti della storia della Lazio
Salgono sul palco Giuseppe Favalli, Paolo Negro e Guerino Gottardi, che con otto titoli a testa sono i giocatori più vincenti della storia della Lazio. Per Favalli anche il record di presenze in campionato, per Negro quello in Europa. Gottardi ricorda i gol al Bernabeu e al derby, mentre Negro il primo storico gol della Lazio in Champions League all'Olimpico.
20:57
"Si deve credere sempre"
Il conduttore stuzzica Baroni con la celebre frase di Eriksson, "Si deve credere sempre", in vista degli ultii 180 minuti dell'attuale stagione: "D'accordissimo" promette il tecnico biancoceleste.
20:54
Baroni racconta Eriksson: "Un precursore"
Parola all'attuale tecnico della Lazio, Marco Baroni, che fu anche allenato da giocatore da Eriksson ai tempi della Roma: "Sven era un precursore. Oltre alle vittorie che ha ottenuto, ha lasciato un seme a Formello e che è poi germogliato. Mi ha lasciato il coraggio del suo calcio, di affrontare le partite a braccia aperte, con entusiasmo. Un uomo meraviglioso e un grandissimo allenatore". LEGGI QUI
20:52
"Eriksson era il padre di tutti noi"
Dal palco, è Dario Marcolin a ricordare per primo il tecnico dello scudetto: "Eriksson era il padre di tutti noi, ci rendeva felici e sapeva come ascoltare tutti quanti. È stato il nostro segreto".
20:48
Primo pensiero dedicato a Eriksson
"La persona che rese possibile quello scudetto", momento iniziale dedicato a Sven Goran Eriksson, accompagnato dalle note di "My Way", canzone ormai iconica anche sugli spalti dell'Olimpico biancoceleste.
20:43
Sul palco la cantante Federica Buda
Già performer allo Stadio Olimpico in occasione della partite della Lazio, la cantante Federica Buda prende il posto sul palco dei conduttori per intrattenere la sala, ormai gremita in ogni tavolo, con la cena di gala che può prendere inizio.
20:37
Si apre la serata "Indimenticabili"
Si apre la serata con il video emozionale che segue il discorso introduttivo di Cristiano Ditta, presentatore della serata in compagnia di Dario Marcolin, anche lui campione d'Italia nel 2000: "Uno scudetto indimenticabile, come indimenticabile fu quell'attesa". E suonano le note di Giorgio Gaber e della sua "L'attesa", mixata alla storica radiocronaca di Riccardo Cucchi per Radio Rai.
20:35
Tanti i campioni del 2000 presenti
Roberto Mancini è stato il primo dei campioni d'Italia del 2000 ad arrivare, seguito da Guerino Gottardi. Poi tanti altri protagonisti del secondo scudetto: Marchegiani, Ballotta, Favalli, Negro, la famiglia Mihajlovic, poi anche Couto e Salas. TUTTE LE IMMAGINI
20:19
Via alla serata con l'arrivo degli ospiti
Nella splendida cornice della Casina di Macchia Madama, dove la Lazio del 2000 passò una notte di festa dopo la conquista dello scudetto, ha preso il via la serata, con l'arrivo dei vari ospiti, accolti da un aperitivo negli splendidi giardini della location.
20:08
Come seguire l'evento
I tifosi biancocelesti avranno un posto in prima fila per seguire l'evento, che verrà infatti proposto in diretta con diverse opportunità di seguirlo. Ecco come: LEGGI QUI
20:01
Ci sarà Roberto Mancini
C'è chi dice che sia stato il segreto di quella Lazio, con la sua contagiosa mentalità vincente, e sarà presente alla serata l'ex ct Roberto Mancini, prima trascinatore poi allenatore dei biancocelesti. Assenti giustificati invece Simone Inzaghi, assorbito da scudetto e finale di Champions, Sergio Conceicao, reduce dal ko nella finale di Coppa Italia con il Bologna, e Alessandro Nesta, capitano di quel gruppo e protagonista di una sfortunata stagione sulla panchina del Monza.
19:50
Nel ricordo di Eriksson e Mihajlovic
Tra i campioni d'Italia del 2000 mancheranno fisicamente, ma saranno certamente presenti Sven Goran Eriksson e Sinisa Mihajlovic, andati via troppo presto e protagonisti assoluti di quello scudetto.
19:40
Evento per rivivere un momento storico
L'evento organizzato dalla Lazio ripercorrerà quell'incredibile 14 maggio, che dopo il 3-0 ottenuto sul campo contro la Reggina, si protrasse a lungo, con il pubblico incollato alle radioline prima e all'audio della cronaca di Riccardo Cucchi, diffusa tramite gli altoparlanti, poi, per seguire in diretta Perugia-Juventus, fatta riprendere dall'arbitro Collina dopo il lungo stop per il diluvio che aveva colpito il Curi. Passando per il gol di Calori e il triplice fischio, che alle 18:04 diede il via alla festa biancoceleste.
19:20
"Indimenticabili": la Lazio festeggia l'anniversario del secondo scudetto
Con una serata di gala organizzata a Casina di Macchia Madama a Roma, stessa location di 25 anni fa', la Lazio celebra l'anniversario dello scudetto del 2000. Un evento che segue l'incontro a Formello tra il presidente del secondo tricolore biancoceleste, Sergio Cragnotti, e Claudio Lotito.