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Romagnoli, la Lazio offre il rinnovo dopo le tensioni: la situazione

Il club biancoceleste aprirà la trattativa dopo il Lecce: Lotito potrebbe proporre un accordo fino al 2029 aggiungendo dei bonus. Attendono anche Pedro e Vecino

Ricominciamo, daccapo. Provano a farlo la Lazio e Romagnoli. Ricominciano dal punto di spaccatura: il rinnovo promesso, il rinnovo mancato. Il contatto fugace della scorsa settimana a Formello tra Fabiani e uno dei rappresentanti di Alessio era valso come ripartenza, adesso va riaccesa la trattativa. Sarà fatto dopo il Lecce, quando sarà chiaro il futuro europeo della Lazio e scatterà l’operazione “rinnovi”. In fila ci sono Pedro e Vecino, in agenda c’è il caso Romagnoli e Guendouzi aspetta un ricco ritocco. Lotito e Fabiani faranno i conti, parleranno con tutti, cercheranno una soluzione per ogni caso. Con Romagnoli il conto è in sospeso da due anni, dall’estate 2022, quella dell’acquisto. Alessio scelse la Lazio per amore, un affare romantico, ma nella carriera di un giocatore in ballo ci sono anche affari economici. Romagnoli accettò la proposta di Lotito da 3 milioni, conteneva la promessa (del presidente) di riconoscergli un bonus al raggiungimento della Champions. Promessa mai sbrigata. Alessio ci è rimasto male, ne ha fatto una questione di principio per quanto possa sembrare un pretesto.  

Lazio-Romagnoli, tutti gli scenari

Il diesse Fabiani a Empoli aveva assicurato che il caso sarebbe stato affrontato prontamente offrendo a Romagnoli il rinnovo. Dalla prossima settimana in poi ogni giorno sarà utile per aprire la trattativa. La prima mossa sta alla Lazio, deve formulare una proposta. Il difensore è in scadenza a giugno 2027, tra due anni esatti. Lotito, vecchia mossa, potrebbe proporre un prolungamento di due anni, dunque fino al 2029, confermando la cifra attuale o ritoccandola inserendo dei bonus più facili. Siamo nel campo delle ipotesi. Romagnoli oggi ha 30 anni, il nuovo contratto scadrebbe a 34, ci sarebbe ancora tempo per discuterne un altro e chiudere la carriera con la Lazio. «Il futuro? Ho due anni di contratto. Se resto? Non lo so, vediamo cosa vorrà fare la Lazio. Se dovessi andare via, lo farei a malincuore. Però non dipende da me, avevamo delle promesse che fino ad oggi non sono state mantenute, però magari succederà. Speriamo», erano state le parole di Alessio dopo la partita con la Juve. Non solo il rinnovo mancato, s’era sentito in bilico, non più incedibile. Ma tutto quello che è successo è in sospeso. Le parole di Fabiani a Empoli («Romagnoli patrimonio della società») hanno fatto piacere al giocatore, hanno stemperato i rapporti e aperto ad un nuovo futuro insieme. Adesso è tutto legato all’incontro che aprirà la trattativa.  

Lazio, Pedro e Vecino aspettano

Aspettano la chiamata Pedro e Vecino, gli unici in scadenza a giugno. Lo spagnolo s’è guadagnato il rinnovo con una stagione incredibile. Lotito e Fabiani proporranno un accordo di un anno, forse con opzione legata al rendimento, più o meno lo stesso contratto che ha legato il giocatore alla società in questi anni. Pedro compirà 38 anni a luglio, non esclude di giocare fino a 40 anni, decide di anno in anno. Vecino di anni ne ha 33, sperava nella chiamata anticipata, la riceverà insieme agli altri. Ha dato la sua disponibilità a restare, voleva dimostrare di essere ancora in forma, di poter essere utile. Pensa di averlo fatto. Ha avuto problemi fisici, colpa di una ricaduta a dicembre (si è speso con generosità per tornare prima) e di fastidi ad un ginocchio. Spera nel sì

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