ROMA - Cambio di scena, arriva il Comandante. Sarri 2 corre incontro alla Lazio e ai suoi destini. Sarà a Formello domani, riprenderà possesso del suo ufficio e dei suoi appunti, del mondo che aveva lasciato col cuore spezzato nel marzo 2024. Da dove ricomincerà? Dalla gran voglia che ha di ripartire. Sarà un blitz veloce, utile per definire il programma estivo e ridare un occhio al piano tecnico approntato domenica in Toscana con il diesse Fabiani. La conferenza di presentazione avverrà nei giorni che precederanno il ritiro di Formello (il 10 luglio le visite, il 14 il via). Big blindati, è la prima direttiva emersa dopo il vertice Sarri-Fabiani di Figline. Ma iniziano a girare rumors su Zaccagni e il Napoli, su Rovella e l’Inter, e Gila ogni giorno viene associato a club diversi: il PSG dopo il Chelsea. Lotito ha spiegato al Comandante che non ha bisogno di vendere e che per ogni cessione arriverà un cambio di pari valore. Su queste basi è stato reimpostato il loro rapporto. Si procederà innanzitutto con la scrematura della rosa, attualmente di 26 giocatori comprendendo Tchaouna e Basic, escludendo Ibrahimovic (non sarà riscattato). L’idea è portarla a 19 giocatori di movimento più tre portieri. Nella scrematura sono compresi gli 11 prestiti che torneranno alla base a luglio: Cataldi e Floriani Mussolini hanno chance di restare, non Marcos Antonio, Sanà Fernandes, Diego Gonzalez, Fares, Kamenovic, Artistico, Crespi, Bertini e Milani. André Anderson si libera il 30 giugno.
Lazio, il piano di Sarri
Sarri ha seguito la Lazio per tutta la stagione e ne apprezza le qualità, la conferma di tutti i big gli sta bene per questo. Aspetta la prova del campo, i giocatori che non conosce li testerà all’interno della dimensione sarrista. Solo dopo le prime due settimane di ritiro avrà un quadro più chiaro dei promossi e dei bocciati. Certo, potendo, ragionerebbe già su un terzino sinistro, una mezzala e una punta. La Lazio ha aperto alla possibilità di aggiungere rinforzi e di concedere l’ultima parola al Comandante evitando le inconciliabili differenze emerse nell’estate 2023. I conti bisogna farli con i mancati ricavi europei, con i riscatti degli acquisti dell’estate 2023 (Rovella e Pellegrini) e dell’estate 2024 (Dele-Bashiru, Noslin, Tavares, Gigot) da chiudere entro giugno. L’idea di blindare tutti i big nasce dall’esigenza di fare meno acquisti possibili, di limitare i rinforzi a due-tre colpi, sempre se si creeranno le possibilità di centrarli. Fantafollie non sono mai credibili.
Lazio, i nomi per la fascia sinistra
L’arrivo di un terzino dipenderà dalla conferma o meno di Tavares e Pellegrini. Il primo è stato riscattato in anticipo dall’Arsenal, una mossa per valutare eventuali offerte in tempi adeguati per intervenire. Sarri vuole vederlo dal vivo e capire se può essere inquadrato nei meccanismi difensivi, il suo vero marchio di fabbrica. Il rebus è legato agli infortuni del portoghese. Pellegrini non sarebbe rimasto con Baroni, l’aveva voluto Sarri pur impiegandolo poco. C’è già un papabile per un posto a sinistra: è Fabiano Parisi della Fiorentina, un norme che ritorna spesso. A gennaio era stato provato lo scambio con Pellegrini, chissà che non si ritenti. E’ sempre in corsa Junior Firpo, in uscita dal Leeds, a parametro zero. Il Milan non c’è. La mezzala, tema caldo. La società spera nell’esplosione di Dele-Bashiru, altro giocatore all’esame sarrista. Vecino è in bilico, diviso tra la voglia di restare e di partire, deluso dai tempi di discussione del rinnovo. Una mezzala in più, rodata, occorrerebbe. In avanti è spuntato il nome di Pio Esposito, 19 anni e 19 gol in B. Rientra all’Inter, lo vuole il Bologna, piace a tanti, è valutato 25 milioni. Una punta può arrivare solo in caso di partenza di Taty o Dia.