Lo cantava Battisti: ma quanti ostacoli e sofferenze. Per Sarri anche blocchi e barriere di mercato. In più si trova un altro tormento da affrontare, è la Coppa d’Africa. A dicembre rischia di perdere Dele-Bashiru, Dia e Belahyane, tutti convocabili da Nigeria, Senegal e Marocco. I primi due hanno il posto quasi riservato, il regista no, ma ci spera perché si giocherà in Marocco. La 35ª edizione inizierà il 21 dicembre, chiuderà il 18 gennaio 2026. Le convocazioni scatteranno a inizio dicembre. Sarri, senza mercato, con la sola possibilità di aggiungere acquisti a gennaio (cedendo e comprando), rischia di ritrovarsi con 2-3 giocatori in meno in corsa. Dele-Bashiru sulla carta è la mezzala sinistra titolare. Dia è il vice Taty, salvo sorpassi, comunque il secondo centravanti puro. Belahyane è il vice Rovella, Sarri vuole studiarlo dal vivo, dei nuovi può essere tra i più facili da inquadrare tatticamente. Perdere due centrocampisti su 5 (6 se sarà aggregato Cataldi) sarebbe una sciagura, il reparto verrebbe svuotato a metà anno, col mercato aperto solo dopo un mese.
Gli scenari
Sarri non potrà fare molto, solo attendere le convocazioni. Dele-Bashiru aveva esordito con la Nigeria a giugno 2024, in piena trattativa con la Lazio, poi è entrato nel giro dei convocati, da settembre in poi. In tutto 7 presenze, 5 da titolare, e 2 gol con le Aquile. La sua nazionale esordirà il 23 dicembre contro la Tanzania. Dia vanta 30 presenze con il Senegal, 25 da titolare. Gioca quasi sempre, a giugno è partito titolare contro l’Irlanda, poi 8 minuti contro l’Inghilterra. La prima partita in Coppa D’Africa sarà Senegal-Botswana il 23 dicembre. Belahyane ha solo una presenza con il Marocco, non è detto che riesca a strappare il posto. E’ una nazionale quotata, ospiterà la Coppa, è arrivata alle semifinali del Mondiale nel 2022, perse contro la Francia. Il regista ha esordito il 15 ottobre scorso, solo 9 minuti contro la Repubblica Centrafricana. A centrocampo giocano Amrabat e Ounahi, il modulo è 4-2-3-1. Belahyane non ha avuto spazio con Baroni, spera di entrare nelle grazie di Sarri. Ma si giocherà solo in campionato, più la Coppa Italia, e Mau non è un amante del turnover, soprattutto quando il calendario è snello. Sarà Marocco-Comore ad aprire il torneo il 21 dicembre.
Il piano
Sarri terrà pronto un piano d’emergenza. Se partirà Dia sfrutterà Pedro falso nueve come vice Taty o Noslin, se rimarrà. L’olandese potrebbe essere venduto per incassare soldi e abbassare il monte ingaggi, c’è sempre l’obiettivo di riportare la soglia stipendi-ricavi sotto l’80 per cento. Al posto di Dele-Bashiru non c’è che Vecino, è il ruolo che Sarri avrebbe rinforzato subito, un punto debole già oggi. Belahyane, sempre se partirà, andrebbe rimpiazzato con Cataldi, si gioca la possibilità di restare. Questo in attesa di gennaio, del mercato riaperto. Toccherà alla società farsi trovare pronta, a costo di sacrifici tecnici. Un’uscita, un’entrata. Si potrà operare a saldo zero. Ma chi partirà? E a gennaio che occasioni ci saranno? La Lazio lavora per scremare la rosa e renderla di 20 giocatori di movimento più 3 portieri. Oggi è di più di 30 contando esuberi e giovani, senza più Tchaouna. Sarri dopo il ritiro effettuerà i tagli. Fino a dicembre proverà a tenere botta, da lì in poi potrebbe ritrovarsi una rosa rimpicciolita.