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Dele-Bashiru e Tavares in versione “sarrista”: la Lazio trova una nuova chiave di gioco

Il nigeriano mezzala d’assalto ha sfiorato il gol e si è impegnato nel palleggio veloce. Dal terzino le prime occasioni con i cross

Mica tanto a disagio, alla fine. Tavares e Dele-Bashiru in versione sarrista: giocate ragionate e tempi giusti di inserimento. Erano gli osservati speciali dell’amichevole di ieri contro la Primavera. Test materasso, utile per valutare il riadattamento al sarrismo e in particolare l’inquadramento del portoghese e del nigeriano, i due giocatori sotto esame. Hanno giocato entrambi nel primo tempo e hanno dato segnali confortanti. Tavares terzino meno spericolato, ma pungente. Dele-Bashiru mezzala d’assalto, fino alla porta. Tutti e due sintonizzati sulla linea d’onda del Comandante: tocchi veloci, uno-due e scambi lampo. Tavares, nuovo look, capigliatura afro, la scritta Nuno sulla maglia e il numero 17 di Ciro, ha iniziato la partita sfornando assist. Il primo per Noslin, rovinato da un tiro che sarebbe materiale per la Gialappa’s, l’ennesimo dopo una papera in allenamento che ha fatto il giro dei social nei giorni scorsi. Poi un cross per Taty, colpo di testa parato da Bosi della Primavera. Dele-Bashiru è partito da mezzala sinistra, subito alto in pressing. La tendenza a salire non l’ha ancora persa, chissà quanto gli sarà concessa da Sarri. Ha avuto un’occasionissima, su assist di Noslin, infilandosi a destra, trovandosi davanti alla porta. Bello il dribbling, si è allungato il pallone, il tiro è stato murato da Bordon della Primavera.

Tavares spericolato, ma ha un punto debole

Il portoghese aveva iniziato a battere gli angoli da destra, con il mancino. Si è occupato del primo, parabola arcuata, salvata dal portiere Bosi. Poi si è toccato la coscia sinistra e ha smesso di calciare, solo un caso? Da lì in poi ogni corner è stato affidato a Cataldi. Tavares ha continuato a giocare, non è stato confermato nel secondo tempo come tutti i difensori scelti inizialmente (Marusic, Gila, Provstgaard). Le sue condizioni saranno controllate oggi, si capirà se suoneranno allarmi o se si è trattato solo di una circostanza senza conseguenze. Tavares ha un punto debole, è la resistenza fisica. Una grossa preoccupazione per Sarri, che ieri ha potuto apprezzare la disponibilità del giocatore a tenere di più la linea rispetto a quanto faceva con Baroni. Scalate ragionate, sovrapposizioni misurate. Sembra predisposto ad assimilare, ma con lui ogni allenamento e ogni partita sono una prova.

Dele-Bashiru, cosa gli chiede Sarri in campo

Il nigeriano ha tante caratteristiche per conquistare Sarri: fisico, tiro, corsa. Deve crescere nel palleggio, va costruito. Ieri si è impegnato a velocizzare il passaggio, a toccare il pallone e a scaricarlo il prima possibile trovando soluzioni. Sia Dele che Guendouzi, confermando i movimenti in allenamento, si aggiungevano al tridente. Gli inserimenti delle mezzali sono una chiave di gioco conosciuta, sempre battuta dal Comandante. Il nigeriano è riuscito a trovare subito la via della porta, lanciandosi a destra. Un inserimento che Sarri chiede e pretende. E’ tutto da verificare il senso tattico, la capacità di leggere le due fasi, i movimenti senza palla, i tempi di chiusura delle linee avversarie. E’ troppo presto per valutare ogni aspetto, saranno le amichevoli vere a testare Dele-Bashiru fino ad arrivare ad un giudizio definitivo e ad una sentenza finale. Parola al sommo Sarri. 

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