LECCE - A fronte di una grande emergenza offensiva, il Lecce è riuscito comunque a trovare i gol tanto che, con le reti messe a segno domenica da Saponara e Donati, è la squadra di serie A che è riuscita a mandare in gol il maggior numero di uomini: 14 (Mancosu, Lapadula, Calderoni, Falco, Farias, Babacar, Lucioni, Barak, Deiola, Majer, Saponara, Donati, La Mantìa e Tabanelli, ceduti a gennaio). Ora però servono fucilieri scelti e, oltre a Babacar ormai guarito e (si spera) pronto a dimostrare finalmente continuità, gli occhi sono puntati su Diego Farias, costretto da una serie di infortuni ad alternare poche presenze dall’inizio (4) ed 8 subentri. Ha realizzato due sole reti, nella vittoriosa trasferta di Torino e nell’inutile arrembaggio finale contro il Bologna vinta dagli emiliani 3-2.
Visto che non riusciva a venir fuori dai ricorrenti problemi muscolari, è stato autorizzato dalla società a recarsi in Brasile, in un centro specializzato dove ha lavorato sodo per un mese. Da alcuni giorni è tornato ad allenarsi con la squadra, pienamente ristabilito: naturalmente gli manca il ritmo partita perché l’ultima sua presenza in campo risale a due mesi fa, 5 gennaio contro l’Udinese. Se tutto andrà come si spera, quindi, dovrebbe tornare in campo, sia pure part time, contro il Milan: nella gara di andata subentrò ad inizio di ripresa a Falco e fu tra i protagonisti della clamorosa rimonta suggellata alla fine da Calderoni. Insomma, il brasiliano potrebbe essere finalmente una sorta di talismano nel rovente finale di stagione che attende il Lecce.
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