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Supercoppa, il Milan parte. Galliani: «Squadra sta bene, ma non è normale»

Decollato con 15' di ritardo l'aereo che porterà i rossoneri a Doha per la sfida contro la Juventus. L'ad racconta l'accaduto e spiega la provocazione di ieri sul non giocare

MILANO - Il Milan parte, finalmente, per la sfida di Supercoppa Italiana contro la Juventus in programma a Doha venerdì 23 dicembre. L'aereo è decollato con 15' di ritardo e atterrerà a Doha verso le 23 ora locale. Esattamente un giorno dopo la partenza originariamente prevista. Un cambio di programma che ha sollevato un polverone di polemiche, tanto da portare Adriano Galliani a minacciare di non giocare la finale a causa della disparità di trattamento con i bianconeri, arrivati puntualmente al caldo del Qatar nella giornata di martedì.

Gli interni sono quelli di "Odissea nello spazio" di Stanley Kubrick, i cuscini quelli di chi è pronto a fare un "pillow fight" per ingannare l'attesa tra Milano e Doha. Alla fine il Milan è partito, con la felicità che neanche Curiosity prima di andare su Marte. A testimoniare che l'evento c'è la foto pubblicata da Lapadula: «In partenza per Doha! #ForzaMilan #WEAREACMILAN #supercoppa». Tutti sorridenti, da Donnarumma con il suo pollicione d'astronauta pronto al decollo a Montolivo con il cuscino che presto accoglierà la sua dormita. Antonelli che assomiglia sempre di più a Bettarini e Poli-Beautiful che si è occupato del selfie. 

Oggi Galliani ha preceduto la squadra in aeroporto, stemperando subito i toni con una battuta "L'importante è che ci sia l'aereo". L'ad ha poi pero spiegato nel dettaglio la sua posizione: "La squadra sta bene ed è una finale molto importante. La Juve è partita ieri, noi oggi: non è normale, non so chi avrà vantaggi". Continua Galliani: "Noi siamo ben felici di andare a Doha, abbiamo firmato un contratto con la Lega e la Juve". E quando gli chiedono di chi è la colpa: "Non c'è stato nulla, semplicemente un aereo è partito e l'altro no". Quindi un giudizio sulla battuta fatta da Berlusconi sugli arbitri: "Era davvero una battuta, suvvia. L'ho sentito? Certo, ma non fa mai pronostici". Infine, conclude l'amministratore delegato del Milan: "Ora abbiamo una seconda finale: giocare quattro partite con la Juve in un anno solare è una cosa carina".

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