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Milan, Fassone: «Arriverà un top-player. Fra 5 anni raddoppio del fatturato»

LaPresse/Spada

L'ad del Milan si racconta dalla Cina: «Dormo poche ore a notte, ma sono contento». E sul tormentone 'Passiamo alle cose formali': «Non me ne ero accorto»

Marco Fassone ha parlato ai microfoni di Milan TV in una lunga intervista. Ecco le parole dell'amministratore delegato rossonero al canale ufficiale.

STANCO«Mi sento stanco - ha detto Fassone -, perchè questa tournèè in Cina comporta degli orari strani per via del fuso, perchè bisogna fare le 4 del mattino per parlare con l'Italia e ripartire al mattino presto con gli appuntamenti cinesi. La stanchezza, però, passa facilmente, perchè sono contento. Sono soddisfatto, sono volati questi 100 giorni. Mi sembra ieri ci sia stato il fatidico closing. Quello che avevamo in mente è stato fatto e forse anche qualcosina in più. Lunedì prossimo inserirò in società il nuovo CFO (direttore finanziario, ndr) e così sarà completata tutta la prima linea del management. In 100 giorni non era facile cambiare tutto il management di primo livello».

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DONNARUMMA - «Su Gigio devo riconoscere che la gestione e le intuizioni che ha avuto Massimiliano Mirabelli sono state determinanti. Lui ha una capacità totalmente complementare alla mia di toccare leve che io non sono capace di toccare. Grazie a lui e all'aver saputo pensare a certe cose si sia potuto convincere Donnarumma a sposare, io spero per il più lungo tempo possibile, il progetto Milan».

BONUCCI - «Era un'idea molto ai limiti all'inizio. Devo dire che è stato il mister quello che ci ha spronato e ci ha creduto. In questo caso devo dire che invece era Mirabelli quello più perplesso - non sul giocatore, ovviamente - sulla possibilità che un'operazione del genere si potesse concretizzare. Con Marotta c'è stato un solo incontro, nel quale siamo riusciti ad avvicinare molto le nostre posizioni e ce l'abbiamo fatta».

IL TORMENTONE «'Passiamo alle cose formali?' Me l'avete raccontato voi. All'inizio ero anche abbastanza incredulo, poi me ne sono reso conto anche io. Social? La strategia social fa parte di una strategia più ampia comunicativa da parte della società. Abbiamo scelto con Fabio Guadagnini una strada diretta, di trasparenza, per parlare in modo chiaro con i tifosi, anche attraverso la tecnologia. Ci teniamo tanto a fare in modo che quello che facciamo e pensiamo sia nelle mani del tifoso, che è il patrimonio più importante che abbiamo».

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IL PIANO QUINQUENNALE - «In quasi nessuna delle società di cui ho fatto parte fino ad ora si ha una sequenza così ravvicinata di aumenti di capitale. Per gli azionisti è più facile far fronte alle perdite con dei finanziamenti piuttosto che con la copertura delle perdite. [...] Noi abbiamo un piano quinquennale. Nel 2021-2022, escludendo l'ipotesi dello stadio - che potrebbe darci un ulteriore incremento significativo dei ricavi se fosse nuovo, noi contiamo di salire ai 400-500 milioni di fatturato rispetto ai 200 milioni circa attuali».

IL PROSSIMO ACQUISTO - «Il giocatore o i giocatori che arriveranno saranno giocatori top nel loro ruolo. Non è detto che se magari si spendono 3 milioni per un giocatore in prestito sia per forza più debole o meno importante di quello che si compra a titolo definitivo spendendone 50. Quello che arriverà - diciamo quello, perchè due è complicato - sarà sicuramente nel suo ruolo un giocatore eccellente».

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