ROMA - Se il Milan si è rissolevato mettendosi alle spalle il momento più duro, il merito è anche e soprattutto di Suso che in questo momento è chiaramente il faro della squadra rossonera. Dopo 3 sconfitte consecutive non poteva che essere lui l'uomo in grado di risollevare i rossoneri che adesso, con il serbatoio della fiducia più pieno, sognano di sgambettare la Juventus dell'ex Allegri. «Penso che loro siano più forti di noi, altrimenti saremo davanti in classifica - ha spiegato in conferenza stampa lo spagnolo, autore di una grande prova contro il Chievo -. A San Siro con le piccole dobbiamo vincere, con le grandi può succedere di tutto. Penso che sabato non dobbiamo perdere, altrimenti diventa troppo difficile. Ma tutti vogliamo vincere sabato, ma un pareggio è il minimo». Suso poi ha scherzato su un possibile fioretto da fare in caso di successo: «Torno a casa a piedi, abito a 50 metri dallo stadio (ride, ndr). Loro sono molto organizzati, ma noi dobbiamo essere uniti e quando avremo la palla, provare a giocare e prendere almeno un punto. Abbiamo più fiducia e dobbiamo giocare da squadra, compatti nel nostro stadio». 

Serie A, il Milan si rialza con un poker

DECISIVO - Suso fin qui ha firmao 4 gol e 3 assist dimostrando di essere quello che ha sofferto meno le amnesie della squadra. Anche grazie al suo show al Bentegodi la posizione di Montella ora è più salda: «L'allenatore? Un po' di preoccupazione c'era. Non abbiamo vinto le partite che dovevamo vincere ed era normale ci fosse preoccupazione. Ieri era fondamentale vincere e ora dobbiamo andare avanti. Il futuro? Ho rinnovato poco fa. Fassone non mi ha detto niente. Se mi voleva vendere doveva dirmelo prima di firmare il rinnovo. Io penso a rimanere qui a lungo».